Scuole e asili comunali: il 13 saremo in piazza con le lavoratrici che scioperano. Reinternalizzeremo il servizio

Il sistema degli appalti e i processi di esternalizzazione dei servizi pubblici hanno determinato negli anni situazioni critiche per la qualità delle prestazioni erogate: tali situazioni sono provocate innanzitutto dal peggioramento delle condizioni di lavoro e contrattuali di lavoratori e lavoratrici delle ditte in appalto, che applicano contratti peggiorativi rispetto a quelli del settore di riferimento, spesso con orari part-time, e ai capitolati di spesa troppo spesso insufficienti da parte degli Enti.

Anche per le ausiliarie delle scuole e asili comunali si è determinata una situazione inaccettabile: la Cooperativa ALDIA che ha rilevato il servizio dal primo febbraio di questo anno ha applicato il CCNL delle Cooperative Sociali, che comporta un peggioramento significativo rispetto a quello dei Pubblici Esercizi e della Ristorazione Collettiva sia per gli istituti contrattuali normativi che per la parte salariale. Le sigle sindacali di riferimento conteggiano in due mensilità la perdita salariale per le lavoratrici.

La responsabilità politica di tutto ciò é del sindaco Conti, della assessora di Fratelli d’Italia, Sandra Munno, e della destra. Non si tratta solo di disinteresse verso il destino dei lavoratori e delle lavoratrici, atteggiamento che ha caratterizzato il mandato della giunta Conti in tutti gli ambiti, ma di una vera e propria scelta politica.
Si è deciso volutamente di ridurre le risorse destinate per questo appalto, scelta che segue la decisione di statalizzazione delle scuole comunali. Si è scelto volutamente di ridurre nel bando il costo del lavoro individuando un contratto più svantaggioso per le lavoratrici.
La giunta Conti ha così avuto un solo obiettivo: il risparmio su un settore che considera non prioritario disinteressandosi delle conseguenze in termini di tenuta dei posti di lavoro e della qualità dei servizi educativi.

Quello a cui abbiamo assistito in questi 24 mesi è stata una vera e propria mortificazione delle organizzazioni sindacali e delle lavoratrici, le cui richieste sono state costantemente ignorate. E che si tratti di una scelta politica è dimostrato dal fatto che la destra ha bocciato a febbraio in occasione della variazione di bilancio un nostro emendamento, che aveva anche i pareri tecnici favorevoli, per stanziare le risorse (quasi 200 mila euro) che erano state tagliate e restituire alle lavoratrici quanto tolto. Per questo quando amministreremo Pisa il nostro primo atto sarà procedere ad una variazione di bilancio con cui ridare dignità e salari a queste lavoratrici, e al contempo avviare un processo di reinternalizzazione del servizio.

Ad oggi però la consiliatura si è conclusa senza che la Giunta Conti abbia mosso un dito per queste lavoratrici, che giovedì 13 sciopereranno. Noi sosteniamo convintamente la mobilitazione unitaria promossa da tutte le organizzazioni con l’obiettivo di individuare nuove risorse da investire sull’appalto in causa e garantire un trattamento economico adeguato per le lavoratrici impiegate, rispetto ad una gara, in termini occupazionali e salariali, peggiorativa.

Saremo, quindi, al fianco delle lavoratrici in lotta e parteciperemo alla manifestazione in piazza XX Settembre nella mattina di giovedì 13 Aprile.

Una città in comune
Unione Popolare

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