Segnalazione all’Anac e alla Procura per le dichiarazioni mendaci del Corpo Guardie di Città

Avevamo ragione.

A fronte delle dichiarazioni false fatte dal Corpo Guardie di Città in merito agli obblighi fiscali per partecipare alla gara per il servizio di ronda armata alla stazione, gli uffici comunali, oltre che escludere la società dall’aggiudicazione, hanno dovuto procedere, come previsto dalla vigente normativa, alla segnalazione all’Anac e alla Procura della Repubblica.

Nonostante l’arrampicarsi sugli specchi da parte del Corpo Guardie di Città, il vulnus riguarda le autocertificazioni contenenti dichiarazioni non veritiere che l’impresa ha ripetutamente presentato in occasione delle 3 gare per questo servizio e non il fatto che essa, soltanto il 27 marzo, esattamente 3 giorni prima che le fosse inviata dal Comune la lettera con la richiesta di chiarimenti a seguito degli accertamenti fatti, abbia pagato quanto dovuto all’Agenzia delle Entrate.

Quanto dichiarato dalla società conferma anzi la sussistenza dell’illecito, dato che il pagamento di quanto dovuto all’Erario è intervenuto in epoca successiva alla presentazione delle autocertificazioni per la partecipazione alla gara. A tale momento antecedente, quanto dichiarato era quindi mendace.

Non vogliamo disquisire sul fatto che un’azienda, in un periodo di crisi, possa attraversare delle difficoltà economiche e finanziarie tali da farle pagare con ritardo le imposte, ma vogliamo evidenziare un reato ben preciso previsto dal codice degli appalti, su cui infatti sono state fatte le dovute segnalazioni alle autorità competenti.

Proprio alla luce di ciò, sollecitiamo nuovamente l’amministrazione comunale a verificare la regolarità degli affidamenti pregressi alla stessa società e, nel caso di appalti ancora in essere, come ad esempio quello relativo al servizio di custodia e restituzione delle auto nel parcheggio abusivo sequestrato dal Comune in zona aeroporto, quali iniziative intende intraprendere, dandone debito conto.

Siamo in attesa delle risposte in ordine alle richieste di cui sopra, rilevando nel frattempo il silenzio imbarazzato dell’assessora Bonanno al riguardo.

Diritti in Comune (Una Città in Comune – Partito della Rifondazione Comunista- Pisa Possibile)

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