Sequestrata discarica nel cantiere navale

venerdì
20 aprile 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
II

Una piccola bomba ecologica nata e cresciuta ai Navicelli nella Darsena pisana in anni di abbandono e disinteresse verso l’ambiente.
Una fonte di degrado e di rischio per la salute accanto ai lavoratori che si occupano di costruire e sistemare barche e yacht.
L’hanno vista dall’alto i militari della stazione navale della Guardia di finanza di Livorno durante uno dei voli di routine in elicottero lungo la costa. Più che un cantiere per imbarcazioni sembrava un discarica.
Il controllo dall’alto ha fatto scattare gli accertamenti a terra. E l’epilogo del sopralluogo ha portato i finanzieri a trovare scarti di lavorazione navale, oli esausti, vetroresina, eternit, tre barche e nove container pieni di rifiuti di vario genere come vernici e solventi, per un totale di 1400 tonnellate di rifiuti.
Uno scenario desolante e con possibili rischi di inquinamento che si è tradotto in due azioni: il sequestro di un’area, di circa 43000 mq, oltre quattro ettari, in uso ad un cantiere navale lungo il canale dei Navicelli e la denuncia della legale rappresentante del cantiere, una 42enne livornese.
Si tratta di una zona che si trova all’interno del Parco Regionale Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli.
I finanzieri hanno accertato, inoltre, diversi svernamenti di liquami oleosi neri sul terreno, in prossimità proprio dell’argine del canale dei Navicelli e anche questo è stato inserito nella denuncia «per l’inosservanza alla normativa del Testo unico sull’ambiente e per l’eco-reato di “inquinamento ambientale”» spiegano i finanzieri.
È stata anche prevista la caratterizzazione dei rifiuti sottoposti a sequestro per quantificare, così come disposto
da legge, una eventuale ecotassa da far pagare ai responsabili della discarica a cielo aperto.
L’intervento delle fiamme gialle labroniche «conferma l’importante ruolo della Guardia di finanza nella tutela del bene comune rappresentato dall’ambiente, mediante il concorso alla vigilanza, prevenzione e contrasto delle violazioni nello specifico settore, anche tramite specifiche dotazioni tecnologiche della propria componente aeronavale» sottolineano dalla sede livornese della finanza che monitora il litorale dall’alto con i suoi elicotteri sempre in volo.

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