Sette aspiranti sindaco e 19 liste

martedì
1 maggio 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
II

Ma il conto è provvisorio: c’è tempo fino al 12 maggio per trovare candidati

PISA

Tra tira e molla sulle primarie, trattative infinite su nomi e coalizioni, qualche colpo di scena Pisa si avvia all’appuntamento con il voto per le amministrative del lo giugno. Mancano solo 40 giorni eppure nonostante, o forse per colpa, del “lungo riscaldamento” legato alla campagna elettorale per le politiche, i giochi pisani per la conquista di Palazzo Gambacorti non sono ancora chiusi.

Prima della scadenza del 12 maggio, termine fissato dalla legge per la presentazione delle liste e dei candidati sindaco, potrebbe – anzi è quasi scontato che succeda – spuntare qualche nome in più a cominciare dall’eventuale candidato pentastellato, sempre che possa scendere in campo con il simbolo del Movimento 5 Stelle.

I tempi lunghi nella presentazione delle candidature hanno riguardato certamente solo una parte, per quanto significativa, delle forze politiche che si contendono la possibilità di governare la città per i prossimi 5 anni. C’è chi, infatti, è in campo già da mesi ed ha avviato sul territorio una campagna elettorale, per così dire, tradizionale: incontri, banchetti, dibattiti. Scrivendo anche una propria geografia del futuro governo della città tra incarichi e ruoli da riparti re. Chi è partito prima sarà avvantaggiato? E tutto da dimostrare. Di certo chi, allo start della campagna elettorale, si presenta solo ora lo fa un po’ in deficit rispetto, quanto meno, all’esposizione delle proprie idee, progetti e programmi per la città. Questi sì i gran di assenti fino ad ora.

Liste e candidati. In ordine di tempo l’ultimo ad arrivare, ma sicuramente tra i primi a mettersi in gioco per l’eventuale candidatura, l’assessore Andrea Serfogli. Un nome sul quale gran parte della diri genza del Pd e uno dei principali possibili alleati di coalizione, Mdp, non aveva alcuna intenzione di convergere e così, di assemblea in assemblea, di nome in nome, si sono spesi lunghi mesi arrivando a sfiorare l’ipotesi primarie fino alla definitiva “capitolazione” (non priva di conseguenze) della dirigenza del partito. Serfogli potrà contare su almeno 4 liste e avrà il sostegno del Pd, dei Riformisti dell’assessore Federico Eligi, di “In Lista per Pisa” con il vicesindaco Paolo Ghezzi, di Dario Danti per Campo Progressista – ciascuno con una propria lista – e di Civica Popolare di Giovanni Garzella. A contendergli la poltrona ci sarà, in primis, Michele Conti, direttore del Consorzio Agrario e “uomo nuovo” di questa tornata elettorale. Sul suo nome, nonostante qualche divergenza legata più a questioni cascinesi che pisane, hanno siglato un accordo elettorale Lega, Forza Italia e la formazione di Fratelli d’Italia e Noi adesso Pisa. Tre liste dunque “spinte” dai big dei ri spettivi partiti e movimenti. Anzitutto i parlamentari legisti freschi di elezione, a cominciare da Edoardo Ziello, già ampiamente protagonista in questi giorni del dibattito pre-elettorale. Il più a sinistra dei candidati, almeno per ora, è il consigliere comunale uscente Ciccio Aletta, che ha il merito di aver saputo unire l’impresa non era scontata – le forze della sinistra, appunto, della città intorno a un progetto, quello di “Una città in Comune”, che lo havisto agguerrito oppositore della giunta Filippeschi in questi anni. In coalizione, oltre a Una città in Comune e Rifondazione Comunista anche la lista di Possibile, ex costola del progetto, messo in piedi per le politiche del 4 marzo, di Liberi e Uguali. Ma sul nome di Auletta convergono anche i rappresentanti di Potere al Popolo. Almeno tre, quindi le liste che potrebbero essere presentate. Annunciata come «unica vera novità» nel panorama delle candidature pisane, Veronica Marianelli, giovane archeologa esponente dei socialisti che probabilmente sarà supportata da un’unica lista, quella del Psi appunto. Psi che anche recentemente ha voluto ribadire la propria volontà di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato amministrativo della città tirandosi fuori dalla possibile coalizione a sostegno di Serfogli. Quella stessa discontinuità che aveva chiesto a più riprese, ma evidentemente senza successo, Paolo Fontanelli. Mdp, rimasto privo degli alleati ex Leu, ovvero Sinistra Italiana e Possibile, ha tentato di ricucire con il Pd su un nome in grado di tenere insieme il centrosinistra. Il tira e molla non ha dato i frutti sperati e si è arrivati a un passo dalla presentazione di un candidato “fontanelliano” contro Serfogli. Poi il passo indietro e l’inattesa uscita di scena, almeno nella forma, difficilmente lo sarà nella sostanza, dell’onorevole ex sindaco pisano: non ci sarà una lista Mdp perché «abbiamo deciso di non alimentare ancora di più la frammentazione politica, rischiando di favorire ulteriormente il centrodestra ha detto nei giorni scorsi Fontanelli – La nostra decisione è un atto di responsabilità e generosità. Questo, però, non  significa disimpegno». Insomma è improbabile che il “peso” elettorale di Fontanelli non si faccia sentire in città il prossimo 10 giugno. Completano il lungo elenco di candidati e liste tre esponenti civici in campo ormai da diverse settimane con iniziative rivolte alla cittadinanza. C’è il consigliere comunale Raffaele Latrofa con la lista “Pisa nel cuore”, protagonista recentemente di una vivace battaglia pro restailing dell’Arena GArobaldio. C’è l’avvocatessa pisana Maria Chiara Zippel, già presidente di Confimprese Pisa con la formazione “La nostra Pisa” che ha annunciato di presentarsi al voto con cinque diverse liste espressione della società civile pisana. Ormai da mesi attivissimo in città per promuovere la propria candidatura Antonio Veronese, imprenditore ex presidente di Confesercenti, che sarà molto probabilmente sostenuto da due diverse e liste nell’ambito del progetto ribattezzato “Patto Civico”.

Conto alla rovescia. All’appello manca solo il Movimento cinque Stelle. Per i due meetup pisani le prossime ore saranno decisive. Intanto, per tutti, va avanti il lavoro “burocratico” per presentarsi in regola con gli adempimenti di legge all’ufficio elettorale di Palazzo Gambacorti. La scadenza più importante è quella per la presentazione di candidature, simboli e liste: l’ 11 e 12 maggio. Poi si entrerà nel vivo della campagna elettorale. Come da indicazioni del Ministero dell’Interno ogni lista dovrà essere sostenuta da un numero adeguato di firme di cittadini elettori: da un minimo di 200 a un massimo di 400. Inoltre ogni lista dovrà comprendere tra un minimo di 21 e un massimo di 32 candidati al consiglio comunale.

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