Sfratti, annus horribilis triplicate le esecuzioni

domenica 5 ottobre 2014, TIRRENO PISA Pagina: I

Sfratti, annus horribilis triplicate le esecuzioni

Pisa è uno dei territori in Toscana con la più alta percentuale di provvedimenti Entro l’anno sarà completatala costruzione di 131 alloggi popolari

di Dando Renzullo PISA

Il 2014 sarà ricordato come l’annus horribilis per il diritto alla casa. Rispetto allo scorso anno, sono triplicati gli sfratti per morosità eseguiti sul territorio comunale, passati dai 25 dei primi sei mesi del 2013 agli 80 dello stesso periodo di quest’anno. Quintuplicate le esecuzione nel resto della provincia: nei primi sei mesi del 2013, 54 famiglie hanno dovuto lasciare la casa. Nello stesso periodo del 2014 il numero è salito a 266. Le cause di sfratto per morosità iscritte a ruolo nei primi sei mesi dell’anno a livello provinciale sono state 375, contro le 253 del primo semestre 2013. Di queste, 108 riguardano il territorio comunale.
Dati allarmanti che fanno di Pisa e provincia uno dei territori toscani con la più alta percentuale di sfratti emessi ed eseguiti, come accertato qualche mese fa dall’ufficio centrale di statistica della Scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno, l’istituto del Viminale che ha analizzato l’andamento dei provvedimenti esecutivi di sfratto, le richieste di esecuzione e gli sfratti eseguiti lo scorso anno.
Numeri che, secondo l’assessore alle politiche abitative Ylenia Zambito, sono «la conferma che le situazioni di difficoltà e disagio legate all’emergenza sfratti sono vere e crescenti».
«Quello in corso è l’anno più difficile – spiega Zambito -. L’amministrazione è riuscita a fronteggiare questa drammatica situazione mettendo in campo risorse e progetti, scongiurando il pericolo per le famiglie di ritrovarsi per strada, come invece si verifica in altre zone del Paese».
Due i “fronti” principali seguiti dall’amministrazione: aumento del patrimonio pubblico ed erogazione di contributi. Dal 2008 sono stati investiti circa 4 milioni di euro per il recupero delle case di risulta, gli alloggi popolari lasciati dagli inquilini. Misura che ha permesso l’assegnazione di 283 abitazioni. Altre 80 saranno recuperate e riassegnate entro l’anno grazie ad un finanziamento regionale di 800mila giuro. Cinque, invece, i milioni investiti negli ultimi 6 anni per interventi di manutenzione straordinaria negli edifici Erp. Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2015 saranno completati 131 nuovi alloggi popolari. Dopo i 42 appartamenti di via Consani consegnati lo scorso maggio, nei primi mesi del prossimo anno saranno assegnate 42 abitazioni in via da Fabriano, 21 in via Vecellio e 20 a Calambrone. A questi vanno ad aggiungersi i 48 appartamenti di Sant’Ermete del cosiddetto “edificio volano” di via Bandi in cui si trasferiranno le prime famiglie delle “vecchie” case popolari per dare attuazione al piano di progressivo abbattimento degli edifici del villaggio Erp che sorge lungo l’Emilia.
Il prossimo anno saranno completati 6 alloggi in via Vecellio e 28 in via Pietrasantina. Considerando anche il piano per la nuova Sant’Ermete (200 appartamenti), nei prossimi anni saranno realizzati 434 nuovi alloggi per un investimento di 42, 7 milioni.
Agli interventi di manutenzione e costruzione si affiancano i contributi all’affitto (nel 2013 ne hanno beneficiato 908 famiglie per un totale di 650mila euro erogati) e lo strumento dell’Agenzia Casa che gestisce alloggi perla “fascia grigia”, famiglie che non possono accedere alle case popolari ma nemmeno sostenere affitti del libero unercato. Gli appartamenti in Agenzia Casa sono attualmente 42, sublocati con un affitto medio di 409 euro.

Vílla Madrè, tecnìcì al lavoro per evitare contenzíosì con la proprìetà

La prossima settimana potrebbe arrivare una svolta nel caso Villa MMadré. E tecnici comunali sono al lavoro per trovare una via d’uscita allo stop imposto dal segretario generale dei Comune al progetto innovativo volto ad alleviare l’emergenzaabitatïva e aumentare i posti letto per gli stendenti universitari, progetto partito con il nulla-osta dei dirigente delle politiche abitative di Palazzo C;ambacorti sulla base di alcune modifiche attuate al regolamento dell’Agenzia Casa. Dopo la bocciatura dei progetto, l’Apes ha chiesto la risoluzione consensuale del contratto (da 140miIaeuro l’anno) con Condotte immobiliare, la società proprietaria della struttura turistico-ricettiva (mai diventata tale) di viale delle Cascine che attualmente ospita sei famiglie in emergenza ahitative.L’Apesspera quindi in una svolta, anche per evitare eventuali contenziosi e battaglie legali che la proprietà potrebbe intraprendere.

Condividi questo articolo

Lascia un commento