Sindaci, bene la Lega. Il Pd in affanno

lunedì
11 giugno 2018
Testata:
QN
Pagina:
6
 

 

Tengono i grillini. Affluenza in calo, sei punti in meno rispetto al 2013

Ettore Maria Colom

Il ministro dell’Interno ha invitato i cittadini a votare il suo partito, la Lega: uno strappo al bon ton istituzionale che ha mandato su tutte le furie il Pd che lo ha invitato a dimettersi. Ma il leader del Carroccio ha decico di giocare il tutto per tutto nel test delle elezioni comunali anche per puntellare la leadership nel governo.

IL CENTRODESTRA, d’altra parte, partiva avvantaggiato sia sui 5 Stelle sia sul Pd, e, con la trazione della Lega, a scrutinio in corso,

LE PREVISIONI erano tutte nel segno di un altro arretramento del Pd in favore del centro-destra a trazione Lega. Con i 5 Stelle confermati nella loro debolezza a livello locale. E, almeno sulla scorta dei primi risultati dello spoglio del primo turno delle amministrative, la tendenza sembra confermare i sondaggi della vigilia, come indicano i primi dati di Massa, Treviso e Terni. Regge, però, il centro-sinistra ad Ancona e a Brescia, almeno dai primi dati.

Certo è che il voto del 4 marzo, con la successiva lunga fase di fibrillazione per la nascita del governo giallo-verde, alla fine ha frenato un po’, ma solo un po’, la partecipazione al primo turno delle amministrative di ieri in ben 762 comuni. E così, con lo spoglio cominciato come da tradizione a scartamento ridotto nella tarda serata di ieri, alle 23 si registrava un’affluenza del 61,2 per cento (escluse le città siciliane) contro il 67 della tornata precedente, mentre fino alle 19 si era avuto un incremento (ma nel 2013 si votava anche il lunedì mattina). A Roma, invece, disaffezione totale nei due municipi tornati al voto: affluenza sotto il 30 per cento e centrosinistra in netto vantaggio con arretramento grillino. Unico dato in controtendenza la Sicilia: affluenza al 56,4% rispetto al 47,6% di 5 anni fa.

A rendere il passaggio elettorale sembra destinato a raccogliere buoni piazzamenti nella maggior parte delle città al voto.

In base a dati ufficiosi dai territori la Lega farebbe il pieno nel Nordest, dove si profila un exploit a Treviso. A Vicenza, dove M5S non corre, gli elettori pentastellati potrebbero convergere sul rappresentante del Carroccio. Nel centro Italia, trincea ormai traballante della sinistra, a Pisa – unico capoluogo con affluenza in aumento – si registra una forte crescita della Lega, mentre a Massa (Carrara) possibile un ballottaggio centrodestracentrosinistra. A Siena, ex feudo dem, le liste civiche rischiano di non far vincere il candidato democratico. A Imola, provincia di Bologna, ci sarebbe la prospettiva di un inedito ballottaggio Pd-M5S, sempre in base a quanto trapela. Ad Ancona, unico capoluogo di regione, crollo dell’affluenza rispetto alle Politiche: 54,6% contro il 75,3% del 4 marzo. Si profila un ballottaggio Pd-centrodestra, che sostiene un civico. Nella Capitale al vaglio due anni di giunta Raggi: affluenza molto bassa, sotto il 30%, e M5S in arretramento secondo i primissimi dati. In Campania, ad Avellino, il centrosinistra sarebbe in vantaggio e M5S anche qui in calo, ma rispetto alle Politiche. In Puglia potrebbero andare al ballottaggio a Brindisi Forza Italia e Pd, a Barletta il candidato di liste civiche trasversali e quello del M5S. In Sicilia, altra regione dove il Movimento ha fatto cappotto nell’uninominale il 4 marzo, molto dipende dall’appeal dei candidati sindaco e da fattori tutti locali. A Catania si potrebbe verificare un ballottaggio tra il candidato Pd e quello del centrodestra. A Ragusa, retta dal M5S, i dem sono invece dati in forte crescita e i pentastellati rischiano. Fortissimo sarebbe il centrodestra a Messina, dove il M5S non ha candidato. In generale nell’isola, però, nei voti alle liste il M5S potrebbe recuperare numerosi consensi.

ANCONA Faro sull’unico capoluogo di Regione Ancona è l’unico capoluogo di Regione di questa tornata di amministrative. IL sindaco uscente Valeria MancineLLi si è giocata la riconferma con il sostegno di un’unione di forze di centrosinistra (Pd, Psi, Udc, Psi, Verdi, 3 Liste civiche) e ha sfidato tre candidati: Stefano Tombolini alla testa di una coalizione con FI, Fd’I, Lega, Udc; la griLLina Daniela Diomedi e il civico Francesco Rubini

PISA I Dem sotto «assedio» Il testa a testa tra centrosinistra e centrodestra a trazione Leghista, alla vigilia del voto, a Pisa era considerata molto probabile. Il Pd, con 3 Liste civiche ha messo in campo l’assessore al bilancio uscente, Andrea Serfogli. Il centrodestra: L’ex direttore del Consorzio Agrario Michele Conti (già di An, ora nella Lega). Per i 5 Stelle Gabriele Amore

IMPERIA

La sfida degli Scajola
Otto hanno corso per la poltrona che conta, esercito di oltre 500 «collettori» di voti, 18 Liste. A spargere pepe sull’intera campagna la presenza di Luca Lanteri, supportato dai principali partiti di Centrodestra, da Forza Italia alla Lega. Eh sì, anche da Marco ScajoLa, nipote di Claudio, l’ex ministro che ha deciso di candidarsi sindaco per conto proprio

SICILIA

L’isola si rinnova
Con 5 capoluoghi di provincia (Catania, Messina Trapani, Siracusa e Ragusaj, le comunali in Sicilia sono un test elettorale significativo dove gli alleati di governo M5S e Lega si affrontano per contendersi la guida delle principali città. Tra i 137 Comuni, sono andati al voto anche grossi centri come Acireale, Taormina, Piazza Armerina, Partinico, Comiso e Modica.

Percentuale di votanti nei seguenti comuni

ComunaLi 2018

SONDRIO 58,0 59,6

TREVISO 59,1 63,3

VICENZA 55,8 62,6

BRESCIA 57,4 65,5

IMOLA 57,3 59,4

MASSA 62,2 66,8

IMPERIA 62,8 66,4

PISA 58,6 55,8

SIENA 63,1 68,4

ANCONA 54,6 58,2

VITERBO 62,3 67,4

TERNI** 59,5 67,5

TERAMO 67,2 74,2

BARLETTA 66,0 74,9

AVELLINO 71,2 77,0

BRINDISI*** 60,7 67,9

MESSINA 65,0 70,2

CATANIA 53,1 63,3

TRAPANI**** DATO 58,9

39,7 ORE 19

RAGUSA 58,2 63,5

SIRACUSA DATO Sindaci, bene la Lega. Il Pd in affanno66,2

* Si votava in due giorni; ** Comunali 2014; -Comunali 2016 ****Comunali 2017

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