Solidarietà alla lotta contro il passante di mezzo di Bologna

Il 22 ottobre cittadine e cittadini di Bologna e molte persone che verranno da tutta Italia parteciperanno alla manifestazione indetta contro l’ennesima grande opera dal devastante impatto ambientale: il passante di mezzo che insiste nell’area del capoluogo emiliano. L’amministrazione comunale della città ha votato a favore dell’allargamento della tangenziale e dell’autostrada, cosicché in alcuni anni si potranno raggiungere le 18 corsie.

La realizzazione del progetto porterà fino a 25.000 veicoli circolanti in più al giorno e all’emissione di 266.000 tonnellate di CO2 ogni anno, con un aumento di 1850 tonnellate, in un’area, come la Pianura Padana, già tra le più inquinate d’Europa dal traffico di mezzi. L’ammontare dei finanziamenti attualmente stimato è di 2 miliardi di euro. Una spesa di denaro pubblico per un’opera che avrà ricadute gravosissime sul patrimonio ambientale e sulla saluta umana. Non per caso le istituzioni, che la celebrano incredibilmente come “simbolo della transizione ecologica”, hanno rifiutato di effettuare una Valutazione di Impatto Sanitario.

A Pisa, Una città in comune da anni assume tra i temi centrali della propria agenda politica la tutela dell’ambiente e della salute collettiva. Da anni si oppone a tutte quelle operazioni speculative che sacrificano i diritti degli ecosistemi e delle persone, nonché il denaro pubblico, in nome del profitto privato.

Abbiamo contrastato il progetto della tangenziale nord-est di Pisa, sostenuto sia dai partiti di destra che di centro-sinistra, che comporterà ulteriore occupazione di suolo, aumento di veicoli, di emissioni di anidride carbonica e di inquinamento acustico (l’ARPAT stima, per altro, che in alcune aree non sarà in alcun modo possibile mitigare questo fenomeno), deturperà il paesaggio e comprometterà la biodiversità.

Ci siamo opposti al PUMS approvato in Consiglio comunale, che prevedere una copertura del suolo urbano con 35.000 mq di parcheggi, i quali generano, nuovamente, impermeabilizzazione del suolo e incentivano l’uso dei mezzi privati, col conseguente impatto ambientale che la crisi climatica in corso ben ci rappresenta.

Come totale alternativa alla privatizzazione del trasporto pubblico locale in Toscana, che ha avuto come conseguenza il taglio delle corse e l’aumento del costo dei biglietti, noi, oltre ad aver lanciato una campagna per la segnalazione dei disservizi, abbiamo elaborato un piano di proposte che prevede trasporti pubblici adeguati alle esigenze dei quartieri; lo sviluppo di un’intensa intermodalità (uso di più mezzi di trasporto per fare un tragitto) con tempi rapidi di collegamento e incremento dell’uso di infrastrutture esistenti, come la ferrovia; potenziamento del trasporto ferroviario delle merci per ridurre significativamente il trasporto su gomma; opere che favoriscano la possibilità di muoversi in modo sicuro anche a piedi e in bicicletta.

In piena coerenza con l’indirizzo del nostro programma, esprimiamo dunque assoluta solidarietà alla lotta contro il passante di mezzo di Bologna, aderendo alla manifestazione del 22 ottobre, una tappa importante nel percorso di convergenza a cui partecipiamo.

Ricordiamo che da Pisa per Bologna partirà un pullman organizzato dal Movimento No Base. La partenza è prevista per le 10.30 dal Park di Pietra Santina:

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