Sostegno a biblio esternalizzati/e UniPi: “e la nostra supremae dignitatis?”

Oggi le lavoratrici e i lavoratori esternalizzati del sistema bibliotecario d’Ateneo si sono mobilitati in un presidio di fronte al rettorato contro i tagli previsti di oltre il 45% per il prossimo appalto.

Abbiamo raccolto alcune voci dal coro di lavoratrici e lavoratori che da anni garantisce quotidianamente aperture e servizi specifici del sistema bibliotecario, e che oggi vede il proprio futuro come un punto interrogativo. “La maggioranza di noi lavora nelle biblioteche e nell’archivio di ateneo da oltre 15 anni”; “con questi tagli o mandano a casa 13 di noi, oppure ci dimezzano ore e stipendio… stiamo parlando di 400 euro al mese.

Non è sostenibile”; “vent’anni fa l’Ateneo ha scelto di basare la dignità dei suoi servizi integrativi appaltandoli a esternalizzazioni. è stata una loro scelta.

Per noi che ci abbiamo lavorato con professionalità per 15 anni che dignità c’è ad essere trattati così?”; “Si parla di concorsi… ma anche nei concorsi passati non hanno neanche previsto una clausola per avere punteggio in più per chi è nella nostra situazione”; “la coperta è corta, ma stanno facendo una scelta precisa su dove tagliare”;”a rischio non ci sono soltanto i nostri futuri, ma anche quello dello Sba: sono a rischio le aperture delle biblioteche… la biblioteca è molto più che una sala studio”. Questa situazione ricadrà inevitabilmente sull’utenza, studenti e studentesse, e sui lavoratori e le lavoratrici strutturati, che hanno mostrato solidarietà agli esternalizzati, avviando una lotta al loro fianco.

Noi da parte nostra esprimiamo piena solidarietà e ci mettiamo a disposizione di lavoratrici e lavoratori per portare la loro voce nelle sedi istituzionali della città.

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