Sosteniamo le mobilitazioni nel trasporto pubblico locale

Una città in comune e Rifondazione Comunista sostengono e appoggiano con grande convinzione le mobilitazioni dei lavoratori e delle lavoratrici del trasporto pubblico locale che nei prossimi giorni incroceranno le braccia.
Da mesi ripetiamo che ci troviamo di fronte ad una situazione al collasso in cui gli unici a pagare in termini di salari, di diritti e qualità dei servizi sono i lavoratori e tutti i cittadini che vedono le tariffe aumentare e il servizio peggiorare. Di fatto la gara regionale, vista la mancanza di copertura finanziaria adeguata, avrà l’effetto di ridurre le corse cancellando le tratte deboli, e di aumentare le tariffe, con il rischio anche di esuberi per quanto concerne il personale. Inoltre, sulle tratte deboli si profilano gare locali sottocosto con il rischio concreto che la stessa mansione abbia salari diversi a seconda della collocazione del lavoratore nelle tratte forti o in quelle deboli
Tutto ciò si aggrava dal fatto che CTT Nord per ripianare un buco di bilancio di oltre 5 milioni di euro, che rende questa azienda non competitiva per partecipare proprio a quella gara per cui questo consorzio è nato, ha deciso di intervenire solo sul costo del lavoro colpendo duramente le buste paghe dei lavoratori. In questo quadro riteniamo grave il comportamento del comune di Pisa come degli altri enti locali che pur essendo i soci di maggioranza di CTT hanno demandato la direzione dell’azienda alla parte privata, avallando tutte queste scelte. E’ necessaria una inversione di tendenza se vogliamo garantire la sopravvivenza del trasporto pubblico locale la cui tenuta e centralità è sempre più importante soprattutto in una fase di crisi economica e sociale come è quella che stiamo vivendo. Occorre in primo luogo reintegrare le risorse sottratte al trasporto pubblico locale dalle precedenti disposizioni di finanza pubblica, e programmare nuovi investimenti per i prossimi tre anni per il trasporto pubblico locale. E’ indispensabile modificare il bando per la gara unica regionale per avere da un lato effettive garanzie sulla tenuta, qualità e capillarità del servizio, senza gravare sui cittadini più bisognosi con aumenti delle tariffe, e dall’altro sulla qualità del lavoro, degli attuali livelli occupazionali e salariali, e che evitino successivi “spacchettamenti” dei consorzi all’indomani dell’aggiudicazione della gara. E’ necessario che il Comune di Pisa svolga, infine il suo ruolo di soggetto pubblico lavorando per un cambio di direzione nelle scelte strategiche ma anche nei comportamenti nei confronti dei sindacati da parte di CTT Nord.
Infine siamo costernati dalla decisione della commissione di controllo di sanzionare le organizzazioni sindacali per gli scioperi indetti, sanzione che costituisce un vero e proprio attacco al diritto di sciopero e che testimonia la gravità del clima antisindacale indotto dal decisionismo ipocrita del governo Renzi

Rifondazione Comunista Pisa
Una città in comune

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