Spazio Bono: tante ombre nella decisione della Lega di chiudere il progetto

La Giunta leghista annuncia la chiusura definitiva dell’esperienza di Spazio Bono 19 e la trasformazione di quel luogo in un presidio della Polizia Municipale. Cancella cioè un progetto di prevenzione, informazione e socialità per mandare in strada degli operatori sociali a fare i poliziotti.

 

E’ questa la proposta politica della Lega per i giovani e gli spazi in centro città: chiudere un luogo di incontro e militarizzare il territorio. Una scelta tutta di propaganda, visto che l’assessora Gambaccini non spende una parola in merito alla valutazione della esperienza di Spazio Bono 19. E questo è prevedibile, in quanto -dati alla mano- questo luogo è frequentato e vissuto da centinaia di persone.

 

L’assessora non ci spiega neanche come mai nel mese di novembre, proprio lei, abbia chiesto alla cooperativa che gestisce lo spazio un potenziamento del progetto mettendo a disposizione ben 10.000 euro per aumentare l’orario di apertura anche la domenica. Come è possibile che si potenzi un progetto che si è deciso di chiudere?

 

E la cosa poi è talmente urgente e prioritaria per l’assessora che, a fronte della difficoltà della cooperativa ad incrementare il servizio con il personale già assunto approva, con un provvedimento la cui legittimità sarà da noi oggetto di approfondita verifica, la possibilità per la stessa cooperativa di avvalersi di un altro soggetto del terzo settore. Guarda caso, poi, il personale a cui si ricorre è proprio quello della cooperativa Paim che, unico soggetto del terzo settore, ha siglato con la giunta il protocollo per la “la difesa di Pisa”.

 

E’ evidente che sono molti gli aspetti procedurali e amministrativi poco chiari, su cui per quanto ci riguarda andremo fino in fondo.

 

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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