Stavolta la “maglia rosa” è davvero rosa e… Dem

martedì
12 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PISA
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POSSIBILI CONSIGLI COMUNALI

Due donne le più votate in città. Nella top ten ben otto consiglieri del Pd e nessun rappresentante della Lega nonostante sia il primo partito di Pisa

di Valentina Landucci

PISA

Le campionesse sono due. Due donne entrambe oltre quota 400 preferenze in città.

E anche se il partito che rappresentano, il Pd, ha poco da festeggiare dopo il voto di domenica, di motivi di soddisfazione, per loro, non ne mancano. Benedetta Di Gaddo, presidente uscente del Ctp2 “si laurea” consigliera comunale più votata a Pisa con 435 preferenze ottenute in città. E la segue a ruota nella top ten dei consiglieri più votati è un’altra donna, sempre del Pd, Olivia Picchi, consulente del lavoro e in passato vicesindaco a Lari e consigliera provinciale. Ben 433 preferenze. Pare che su di lei siano confluiti molti dei voti di Mdp “vicini” a Paolo Fontanelli, come noto per scelta fuori dalla contesa elettorale.

Insomma la “maglia rosa” stavolta è davvero rosa, anche se ovviamente non parliamo di ciclismo. Con una considerazione ulteriore: nonostante il bel risultato di due donne il prossimo consiglio comunale sarà in ogni caso a (larga) maggioranza maschile stando ai numeri e ai nomi attuali: 9 consigliere in caso di vittoria del centrosinistra e 10 se invece vince il centrodestra.

La top ten. Ma vediamo chi si trova sotto le prime due posizioni per scoprire un po’ di curiosità legate a questa tornata elettorale. Se è vero, infatti, che il Pd ha perso e dovrà giocarsi tutta in salita la partita del ballottaggio, resta il fatto che otto dei dieci consiglieri comunali più votati a Pisa sono proprio esponenti dei Democratici. Il primo rappresentante del centrodestra di Michele Conti è il capolista di Nap-Fdi Filippo Bedini che con 274 preferenze si piazza al nono posto della classifica.

Dal primo all’ottavo posto sono tutti Pd: dopo Di Gaddo (in odore di candidatura a sindaco in alternativa a Andrea Serfogli solo qualche settimana fa) e Picchi si piazzano Marco Biondi (398 voti), MariaAntonietta Scognamiglio (329), il capolista Giuliano Pizzanelli (317), Vladimiro Basta (314), Matteo Trapani (306) e Fabiano Martinelli ((283). Chiude la top ten il vicesindaco uscente Paolo Ghezzi con 266 preferenze, il più votato della sua “In lista per Pisa”.

Vincitori ma fuori dal podio. E arriviamo all’altra particolarità di questa tornata elettorale dal punto di vista del rapporto tra voti alla lista e preferenze ottenute dai candidati. La Lega, come detto, è il primo partito in città con il 9.784 voti, il 24,72% del totale. Ma nella classifica dei più votati i primi consiglieri comunali della Lega (che pure entreranno in maniera significativa in consiglio comunale sia in caso di vittoria di Conti che in caso di sconfitta) sono in quattordicesima posizione: un ex equo tra il capolista Alessandro Gennai e Gianluca Gambini (256). Prima di loro ancora due esponenti del Pd, l’assessora uscente Sandra Capuzzi (undicesima con 265 voti) e Ranieri Bizzarri (261), seguiti a ruota da Marco Ricci di Una Città in Comune (259), lista a sostegno della candidatura di Ciccio Auletta. Ricci, nonostante il bel risultato, a prescindere dall’esito del ballottaggio (salvo improbabili, almeno per ora, apparentamenti con Serfogli) resterà fuori dal consiglio comunale.

Il consiglio comunale. E siamo appunto alla futura composizione del consiglio comunale che, come noto, dipenderà dall’esito del ballottaggio (chi vince si vede assegnato il 60% dei seggi pari a 20 consiglieri contro i 12 dell’opposizione) ma anche dai possibili apparentamenti che i candidati protagonisti della sfida, Conti e Serfogli, potranno fare con le liste che hanno ottenuto risultati minori. Liste che entrerebbero a quel punto a far parte della coalizione e quindi almeno in parte del consiglio. Ma al di là dei possibili accordi l’esito del primo turno delle amministrative a Pisa definisce due possibili scenari interessanti più per le esclusioni che per gli ingressi in consiglio comunale. Partiamo dall’ipotesi di una vittoria del centrosinistra e di Serfogli. Il centrodestra entrerebbe nell’assemblea cittadina con i soli rappresentanti della Lega in relazione ai voti di lista ottenuti dal partito oltre che con il candidato sindaco della coalizione, Conti appunto. Fuori dalla Sala Regia di Palazzo Gambacorti, dove appunto si tiene il consiglio, resterebbero gli storici i rappresentanti nonché consiglieri comunali uscenti sia di Forza Italia, Riccardo Buscemi (177 voti) e Virginia Mancini (114), che di Noi Adesso Pisa – Fratelli d’Italia (Nap-Fdi), Filippo Bedini (nonostante l’importante successo personale in termini di preferenze) e Maurizio Nerini (143 voti). Viceversa in caso di vittoria di Conti, con il centrosinistra all’opposizione, resterebbero fuori dal consiglio comunale ben tre assessori dell’ultima giunta di Marco Filippeschi: Sandra Capuzzi, Paolo Ghezzi ma anche il capolista dei Riformisti Federico Eligi (che pure ha ottenuti 217 preferenze) oltre che l’ex assessore capolista della propria lista civica Dario Danti (che vanta un risultato personale di 219 voti). Avranno invece un posto “sicuro” in consiglio comunale in relazione al risultato della propria lista o coalizione i candidati sindaco Ciccio Auletta, già consigliere comunale uscente, che con il progetto Diritti in Comune per un soffio non vede assegnarsi un secondo consigliere comunale, e il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle (terza forza politica in città dopo Lega e Pd) Gabriele Amore insieme al consigliere più votato della sua lista, Alessandro Tolaini (94 voti). Ed ancora il candidato sindaco di Pisa nel cuore Raffaele Latrofa, consigliere comunale uscente che ha superato il 6% delle preferenze, come pure il candidato di Patto Civico e Progetto Pisa, Antonio Veronese . Fuori tutti gli altri: Maria Chiara Zippel, nonostante le cinque liste civiche a proprio sostegno, che non raggiunge i12%, Simonetta Ghezzani, sotto 1,5%, Veronica Marianelli e Paolo Casole entrambi sotto l’ 1%.

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