venerdì 16 maggio 2014, PaginaQ
Approvata la mozione sullo stop ai diserbanti per il trattamento delle erbacce nel centro storico. Il presidente della prima commissione, Juri Dell’Omodarme (PD) si è impegnato a portare la discussione sulle alternative, alcune delle quali studiate dal Dipartimento di Agraria di Pisa, nella stessa commissione; intanto, è stata accolta dal consiglio comunale la richiesta di sospensione immediata degli interventi programmati.
La richiesta, presentata da Marco Ricci (Una città in comune – Rifondazione Comunista), prendeva atto anche di una raccolta firme partita qualche giorno fa sul tema, ma partiva dalla descrizione del prodotto usato: “Glifene Hp, composto da Glifosate, noto erbicida sistemico non selettivo sviluppato da Monsanto negli anni ’70 del secolo scorso e sotto accusa per i danni prodotti: già bandito da alcuni stati per i danni alla salute dei contadini e messo sotto accusa recentemente anche dal procuratore federale del Brasile”.
Per poi sottolineare “la salvaguardia e la promozione attiva della biodiversità anche in ambito urbano, importante di per sé e per i numerosi servizi ecologici che svolge per il benessere umano (impollinazione, contenimento parassiti, regolazione temperature…)”.
Da qui la possibilità di alternative “non impattanti e competitive anche da un punto di vista economico, sul cui utilizzo per altro nella nostra città sono presenti importanti competenze”.
Assente, purtroppo, in aula l’assessore all’ambiente Salvatore Sanzo, che però ha dato disponibilità a procedere nella direzione espressa dalla mozione. Lo ha dichiarato anche Dell’Omodarme: “C’è la volontà da parte sia da parte dell’assessore che del nostro gruppo di approfondire l’argomento in prima commissione, dove mi impegno a programmarlo subito. In tal senso abbiamo anche chiesto di sospendere il trattamento – ha aggiunto – in attesa di valutare meglio le alternative”.
Soddisfazione da parte di Ricci, che ha accolto positivamente l’apertura della maggioranza, con l’auspicio “che l’approfondimento sia vero e non meramente formale”.
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