Susanna, la ruspa leghista sindaca ombra di Pisa

martedì
26 giugno 2018
Testata:
TIRRENO
Pagina:
3

Ceccardi: «Pd spianato». E ora marcia su Firenze con l’aiuto del ministro Salvini

di Mario Neri

PISA

E’  pronta al rigore sovietico. «Io candidata alle Regionali fra due anni? Sono a disposizione. Se Matteo mi dice di andare in Corea del Nord a sconfiggere i comunisti, io vado in Corea del Nord». L sempre stata così Susanna Ceccardi, diretta, scabra, graffiante. Del resto anche prima di conquistare Cascina la chiamavano la Giovanna D’Arco della Lega. «Come lei sono battagliera», dice di sé. «Come lei è visionaria, nel senso che ha le visioni», dicono i detrattoti (interni). Eppure, a dispetto dei mugugni perla baldanza populista, da tempo è lei la “condottiera”, la nuova corsara della sovranismo in Toscana e, chissà, magari fra poco anche in Europa. Due settimane fa la Susy è volata al congresso del partito fiammingo, e fra poco partirà per Malta. Prove da candidata perle Europee? «Vacanza studio – dice – Parto fra poco. La mattina al Saint Julian’s college a migliorare l’inglese, il pomeriggio con mamma sulle spiagge», racconta da Palazzo Gambacorti. L venuta a “piantonare” il nuovo sindaco Michele Conti insieme al deputato Edoardo Ziello. La sindaca che solo due anni fa sconvolse la geografia politica della Toscana espugnando Cascina ne è certa, ora che «il Pd è stato spianato» sotto la Torre, a Massa e Siena, è questo il suo momento. Il sistema-Susy può contagiare altri territori, insidiare altre «posizioni di potere». Si, questa 31 enne che ha sfidato tutto e tutti partendo da una cittadina di 45mila abitanti ha azzerato una storia e stabilito un record. In due anni ha costruito una classe dirigente capace di far cadere storici feudi rossi. Gran parte dei successi di queste amministrative portano il timbro della rossa pasionaria leghista. Sono cascinesi ben tre parlamentari leghisti eletti alle Politiche, (Ziello, Donatella Legnaioli e Rosellina Sbrana) ed è stata lei ad imporsi per candidare Conti a Pisa e Francesco Persiani a Massa. Manca solo una sua consacrazione. L’ascesa è cominciata nel 2016 quando s’è fatta erinni omerica per Alessio Antonelli, l’ex sindaco Pd cascinese che le aveva dato della «ragazzetta». «Primati ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci», è ancora lì, inciso come un monito e una profezia la citazione di Ghandi sullo status Whatsapp. L’allieva ha sempre provato a somigliare al maestro, a postare e twittare come Salvini, impietosa contro i radicai chic, gli snob del mondo annebbiato e sfaccettato dal dubbio. Ad essere perentoria e definitiva, ad imbracciare un iPhone come una macchina di propaganda, un imbuto di consensi. Così mentre Sal vini twittava contro il #teamrosiconiPd, lei venerdì sbeffeggiava Marco Filippeschi che gridava al «gomblotto!» per l’ennesima rissa fra stranieri. Da giorni è chiaro a tutti: la prima cittadina di Cascina sarà anche una “sindaca ombra” a Pisa. L mezzogiorno, ha passato la notte qui, al Municipio, facendo baldoria, al telefono con il Capitano («Sono stata la prima a dirglielo: “Matteo, abbiamo la Toscana”. Lui quasi non ci credeva»). Abbronzata, camicia bianca scollata a sbuffi e cinturone blu in vita, la “pirata” del leghismo presiede al cambio della guardia. «Michele s’è fatto dare la pianta organica e l’elenco dei dirigenti», fa notare. Come dire: «Stanno per saltare delle poltrone». L chiaro: quella con Ziello sarà una diarchia. Per Conti lei e lui sono come correttori automatici. Conti dice che non si vedeva il centrodestra al potere dagli anni ’60, ai tempi della Dc, lei ringhia: «Noi come laDc??!!».

Ma Ceccardi pensa già ad altro: «L’obiettivo è la Regione e buttare giù Rossi il più velocemente possibile, ma proveranno a tenersi attaccati al potere». Fdi ha già chiesto le dimissioni al governatore, come se dovesse arrendersi per manifesta inferiorità. «Ma so che vogliono cambiare la legge elettorale – dice Ceccardi- per disinnescare il rischio di ballottaggio. L evidente, ad ogni testa a testa ormai vanno a casa». Non tutto sarà così facile: a trainare l’onda verde è stato l’elettorato M5S. Secondo l’Istituto Cattaneo, dopo essersi presa il 25% dei voti stellati delle politiche, la Lega ha incassato il 70% di quelli grillini al primo turno. Del resto a pochi giorni dal voto apri ad un accordo gialloverde. «In Toscan a la formula resta il centrodestra» ma «perché no, prederei in considerazione un fronte largo». Sa che decisivo sarà l’aiuto del ministro Salvini. Se ci aiuta nelle città, farà la differenza», dice ai suoi.

Ma qual è il segreto di Susy? «I miei genitori votavano Pci». Ma lei è leghista da sempre, dai tempi del liceo classico, «lo stesso di Enrico Letta». Il suo mainstream è da perfetta leghista: prima gli italiani e ruspa per i rom. L famosa per essersi fatta fotografare al poligono con il revolver e aver varato un’ordinanza che favorisce i cascinesi nelle graduatorie delle case popolari. Ama Quentin Tarantino e Fabrizio De André. E a dispetto dei ruggiti social contro «gli intellettualoni di sinistra», legge parecchio. A Malta, per dire, porterà il filosofo Jared Dimond e il suo Collasso, storia delle civiltà del passato che sembravano solide, indistruttibili, e invece «sono scomparse, collassate, sovrastate dalla loro incapacità culturale, da politiche fallimentari e dall’espansionismo e lanascita di altri popoli. Vi ricorda qualcosa?

Condividi questo articolo

Lascia un commento