Teatro di Calambrone, proviamo a riaccendere I riflettori?

Oggi, su nostra sollecitazione, la Commissione consiliare che si occupa di cultura ha fatto un sopralluogo al Teatro di Calambrone, in via De André. Già da tempo avevamo denunciato ciò che è sotto gli occhi di tutti, in primis dei residenti, ossia che quella struttura – recuperata con una spesa superiore al milione di euro – versa in totale stato di abbandono, venendo meno alla funzione sociale e culturale per cui era stata concepita.
Avevamo già suggerito che, prima di investire risorse nel recupero del Teatro, si ragionasse su un progetto di rilancio delle sue attività, e si chiarissero bene i termini secondo cui un soggetto attivo in ambito culturale potesse farsi carico della sua gestione, con un’adeguata programmazione di eventi e l’apertura di un punto ristoro di piccole dimensioni. Al fine di rendere la struttura effettivamente utilizzabile, avevamo anche chiesto informazioni sulle problematiche legate alle emissioni sonore, vista la presenza nelle vucinanze di un camping e di abitazioni.
Oggi, alla presenza dei responsabili degli Uffici comunali e dell’assessore alla cultura Bedini, abbiamo constatato che prima di parlare del futuro del teatro bisogna capire bene quale può essere il suo reale ed effettivo utilizzo. L’amministrazione aveva annunciato di voler procedere con una manifestazione di interesse pubblico per sollecitare gli operatori della cultura a prendere in considerazione il Teatro di Calambrone come sede di proprie iniziative, soprattutto nella stagione estiva. Ma la proposta potrebbe essere poco appetibile per la necessità di interventi cospicui di manutenzione della struttura e del contesto.
Noi abbiamo chiesto che la Commissione consiliare sia messa a conoscenza dei termini di questa manifestazione di interesse prima che venga diffusa, per poter contribuire affinché risulti realmente vantaggiosa e risponda agli interessi pubblici. Abbiamo anche chiesto che la Commissione riceva i documenti già in possesso degli uffici in merito alle emissioni sonore collegate a diverse tipologie di eventi da svolgere in quella sede e che gli uffici predispongano un preventivo dettagliato delle spese necessarie per un pieno recupero del Teatro: si tratta di informazioni necessarie da condividere anche con i soggetti eventualmente interessati a farsi carico della gestione dello spazio.
Abbiamo infine chiesto che venga promosso un “concorso di idee” aperto alla cittadinanza, a partire dai residenti a Calambrone, affinché il Teatro venga vissuto anche nei periodi dell’anno in cui non vi si svolgono eventi culturali. A questo scopo è importante che la struttura venga anche meglio collegata con il tessuto urbano circostante.
In attesa della nuova riunione di Commissione, riaffermiamo comunque la necessità per Calambrone di uno spazio pubblico collettivo dedicato all’incontro e alla socializzazione

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