Testa a testa Conti-Serfogli

lunedì
11 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
1-11

Ballottaggio per il sindaco di Pisa, centrodestra in vantaggio. Affluenza al 58 per cento.

Sulla base delle prime proiezioni il centrodestra è in vantaggio

PISA

Le previsioni erano tutte per un ballottaggio tra centrosinistra (candidato sindaco Andrea Serfogli) e centrodestra (Michele Conti). A spoglio in corso nella notte, dunque con distanza ancora da definire (e non si tratta certo di un dettaglio in prospetti va),l’indicazione sembrava confermata. Un testa a testa che significa avanzata della destra, spinta dalla Lega, e risposta in difesa della coalizione guidata dal Pd. I numeri (attenzione: sono solo proiezioni dopo le primissime sezioni) Conti intorno al 34%, Serfogli intorno al 32%, Amore (M5S) al 9%, Auletta (Diritti in comune) al 7%.

Alle elezioni amministrative di Pisa, affluenza definitiva sotto il60%o. Il dato è stato discreto alle 12, quando sono stati registrati 14.529 elettori alle urne, pari al 20,12%, con netto aumento rispetto a cinque anni fa (11,21%). Alle 19 i primi segnali di rallentamento con 31.480 votanti (43,60%) contro il 30,03% del 2013, un po’ meno della media nazionale, forse effetto della giornata al mare di tanti pisani. Dato definitivo alle 23 con il 58,47% (42.221 votanti) contro il 55,7% di cinque anni fa: un piccolo salto in avanti, ma che conferma la frenata fermando la percentuale sotto il 60%.

Nel frattempo una lotta senza quartiere, soprattutto tra centrosinistra e centrodestra, anche con momenti di tensione come scriviamo nelle pagine seguenti. Ma anche i social hanno visto interventi sopra le righe. Su tutti nel tardo pomeriggio il deputato leghista Edoardo Ziello: «Il Pd, pur di vincere, sta chiamando a votare anche i rom. L’unico modo per fermarli è portare più persone possibili a votare, responsabilmente, la Lega e Michele Conti. Se dovesse riaffermarsi il Partito Democratico sarà la fine per la nostra amata città. Dobbiamo difendere Pisa e l’unico strumento che abbiamo in mano per difenderla è la matita con cui si vota. Liberiamo Pisa dal Pd e dai suoi amici rom». Sempre via social la non-replica di Andrea Serfogli: «Mi chiedono da più parti di rispondere a balle, offese e deliri vari della destra leghista. Non lo farò perché è giornata di silenzio elettorale ed io le regole democratiche le rispetto; non lo farò perché credo nella Politica ragionata, con la P maiuscola e non mi interessano le risse; non lo farò perché stimo troppo i pisani per credere che si facciano prendere in giro così facilmente».

Gli aventi diritto al voto erano complessivamente 72.077, di cui 34.392 maschi e 37.685 femmine. In corsa dieci candidati a sindaco: Gabriele Amore (M5S); Ciccio Auletta (“Diritti in Comune”, ovvero Una città in comune, Rifondazione comunista, Possibile); Paolo Casole (Partito Comunista); Michele Conti (Lega, Forza Italia, Noi Adesso Pisa-Fratelli d’Italia); Simonetta Ghezzani (Sinistra Italiana), Raffaele Latrofa (Pisa nel cuore); Veronica Marianelli (Partito Socialista); Andrea Serfogli (Pd, In lista per Pisa, Riformisti, Con Danti per Pisa); Antonio Veronese (Patto Civico, Progetto Pisa); Maria Chiara Zippel (La Nostra Pisa, Battiti per Pisa, Combatti per Pisa, Pisa libera e Sicura, Pisani per Pisa). Ben 637 i candidati al consiglio e 22 liste.

Partita aperta. Sullo sfondo il ballottaggio tra i due candidati sindaco più votati da tenersi domenica 24 giugno. Il commento di Conti: «Dai primi dati a disposizione, il testa a testa con Serfogli, nonostante le tante candidature, è un segnale che indica la voglia di cambiamento dei cittadini e la loro fiducia in me che mi onora. Il ballottaggio sarà un referendum tra chi vuole confermare nella nostra città il vecchio sistema che da 50 anni la opprime e chi invece vuole un cambiamento reale». La risposta di Massimiliano Sonetti, segretario provinciale del Pd: «In queste due settimane emergeranno tutte le lacune del candidato di centrodestra e la forza di Andrea Serfogli, uomo della gente». Alle liste collegate al candidato sindaco vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi in consiglio comunale. I restanti posti nel consiglio verranno assegnati alle altre liste in maniera proporzionale.

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