Torneremo a sfilare per il diritto a riavere i totem

TIRRENO PISA Pagina: VI

Torneremo a sfilare per il diritto a riavere i totem

Con la presente vorrei replicare, a nome e per conto del circolo Agorà, alla nota diffusa dall’amministrazione comunale, nella quale si rivela l’arcano dietro il quale si nasconde l’accanimento contro il circolo Agorà nella vicenda dei totem in centro città. Il nostro circolo è colpevole di aver esercitato in questi anni (non da solo, dati i diversi totem esposti nel tempo da altre associazioni) un diritto conquistato con una lotta di tutte le associazioni culturali nel “lontano” 2003. Così, per togliere quello che per quest’amministrazione si è trasformato in un “nostro” privilegio, si toglie un diritto acquisito da tutte le 658 che diligentemente l’anonimo “notaio” elenca. Un metodo molto simile a quello che si sta per adottare contro i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, colpevoli di avere il “pri vilegio” del posto fisso, rendendo uguale per tutti il “diritto” alla precarietà. Sempre in quest’ anonima esternazione amministrativa si dice che la nostra associazione da due anni era stata avvertita della mutata situazione. Falso.
La richiesta di rimozione ci è arrivata lo scorso 27 luglio, giorno nel quale abbiamo iniziato una mobilitazione per impedire un provvedimento illiberale. In seguito ad un primo (e unico) incontro con il vice sindaco Ghezzi e il dirigente comunale Daole
si è aperta quella che noi pensavamo fosse una interlocuzione per risolvere una vicenda dalla quale – ovviamente – non saremmo usciti con l’installazione di 658 totem, ma con una nuova e condivisa forma di pubblicizzazione delle attività associative. Trattativa mai iniziata, e conclusasi con la rimozione coatta dei totem, che il circolo agorà fu costretto a comprare (nonostante la garanzia dell’allora amministrazione di coprire le spese per i 13 totem destinati alle associazioni) e che ora dovrà pagare di nuovo, attraverso la dura sanzione comminataci per la rimozione.
Per finire, la nota omette di dire che sui nove totem multimediali installati in alternativa a quelli dell’associazionismo (costati alla collettività un milione e 700mila euro e malfunzionanti) l’amministrazione si è “dimenticata” di far installare uno spazio di informazione sulle attività delle 658 associazioni. Sabato scorso un fronte articolato di realtà cittadine ha realizzato una riuscita manifestazione che, a differenza di quel che scrive la nota dell’amministrazione, non ha ricollocato i totem, ma ha fatto sfilare simbolicamente alcuni totem di cartone con scritte di denuncia sul metodo antidemocratico con il quale questa Giunta affronta questa come tante altre vertenze cittadine. Torneremo a farli sfilare sabato prossimo, 6 dicembre, di fronte al comune di Pisa, chiedendo di nuovo un incontro per evitare che un diritto elementare si trasfonni in un privilegio.

Nicoletta Raffo

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