Toscana Aeroporti: la Regione Toscana si schiera ancora una volta a tutela degli interessi privati

La decisione della Regione Toscana di astenersi sulla proposta di modifica dello Statuto di Toscana Aeroporti, con cui si azzera nei fatti la presenza dei soci pubblici nel Cda, è tanto grave quanto scontata.

Infatti in tutti questi anni il Partito Democratico, prima con Enrico Rossi e ora con Eugenio Giani, sotto la regia di Renzi, ha lavorato scientificamente a tutela degli interessi esclusivi del magnate Eurnekian: non si può dimenticare la decisione di vendere le quote della Regione né che da qui è stato dato il via alla privatizzazione del sistema aeroportuale toscano. Non si può neppure dimenticare l’avvio della variante urbanistica per la realizzazione della nuova pista di Peretola.

Con l’astensione di ieri si è semplicemente confermato l’intreccio di Pd e Italia Viva con i poteri economico-finanziari e bancari che ruota intorno a Toscana Aeroporti. E’ per questo che a Corporacion America si stendono continuamente tappeti rossi e si è arrivati ieri persino ad avallare l’espulsione della rappresentanza pubblica. Rappresentanza che, peraltro, in tutti questi anni è stata sempre compiacente col socio privato in tutte le decisioni assunte dal Consiglio di amministrazione della società.

Purtroppo, dobbiamo constatare, la vicenda aeroportuale non è unica nel suo genere perché c’è un evidente filo politico che unisce questa vicenda con l’inchiesta sui fanghi di Santa Croce: la connessione con un sistema di interessi imprenditoriali a cui costantemente si piegano le decisioni istituzionali a discapito degli interessi pubblici e collettivi.

Il voto di ieri della Regione assume un significato ancor più grave alla luce della vertenza che da mesi i lavoratori e lavoratrici di Toscana Aeroporti stanno portando avanti: l’astensione della Regione infatti costituisce chiaramente un “via libera” da parte di Giani e delle forze che lo sostengono anche sull’operazione che riguarda la svendita di chi lavora all’handling. Anche in questo caso tutto era stato previsto.

E’ ora di dire basta con questo sistema di potere a cui con coerenza e forza da anni ci opponiamo e che sta depredando il nostro territorio, comprimendo i diritti. E’ ora di dire che chi sta in maggioranza con Giani dovrà assumersi tutta la responsabilità politica di quanto sta accadendo.

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