Toscana Aeroporti: ritorsione intimidatoria. I soci pubblici facciano chiarezza: a partire dalla Regione

La decisione all’unanimità del CdA di Toscana Aeroporti di rompere i rapporti con il consiglio comunale, a seguito del voto unanime sulla mozione presentata dal nostro gruppo consiliare, con cui si chiede alla Regione di ritirare la variante al Pit per la realizzazione della nuova pista di Peretola, è una ritorsione intimidatoria.

Evidentemente con questa mozione abbiamo centrato l’intreccio di interessi trasversali che da sempre ruota intorno a questa grande opera, la cui dannosità per ambiente e territorio è certificata in numerosi studi e documenti. La reazione senza precedenti da parte della società, tra i cui soci c’è lo stesso comune di Pisa, ne è la dimostrazione.

Sul punto però vogliamo chiarezza. I rappresentanti dei soci pubblici nel CdA di Toscana Aeroporti hanno votato a favore di questa richiesta? Quale è la posizione della Regione Toscana? Il Presidente Giani continua a sostenere che un consiglio comunale non ha diritto ad esprimersi sulle decisioni che assume la Regione sul sistema aeroportuale toscano?

Serve una presa di posizione chiara e forte di tutti i soci pubblici, contro la decisione assunta dal CdA, e da parte di tutte le forze politiche, sindacali e sociali. Di fronte abbiamo un attacco alla democrazia istituzionale, alla sovranità e libertà di una assemblea elettiva, che oggi si provano a mettere in discussione per tutelare interessi e profitti di una società privata, contro quelli pubblici e collettivi, avallati dalle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno messo la parola fine sulla nuova pista di Peretola.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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