Toscana Aeroporti: situazione sempre più preoccupante a fronte della latitanza dei soci pubblici. La Regione non sblocchi i 10 milioni di euro

Il 26 luglio i lavoratori e le lavoratrici di Toscana Aeroporti incroceranno nuovamente le braccia contro la vendita del comparto handling alla società Consulta. In questi ultimi giorni è sceso un silenzio sempre più preoccupante da parte della società, della Regione e degli altri soci pubblici.

Toscana Aeroporti ha chiuso, infatti, positivamente la valutazione sull’offerta fatta da Consulta, ma restano pesanti le ombre e le incertezze sulla solidità finanziaria ed economica di questa piccola società che a fronte degli attuali 70 dipendenti ne dovrebbe inglobare oltre 450. Ma pesa ancor di più la situazione monopolistica contraria alla normativa vigente, come segnalato da Enac, in cui si troverebbe Consulta e che non è in alcun modo risolta e che deve obbligatoriamente portare ad una vendita da parte della stessa Consulta.

A fronte di questa situazione non vi è alcuna azione incisiva da parte dei soci pubblici, anzi sono sempre più forti le voci che danno la Regione pronta a dare il via libera nei prossimi giorni alla delibera sui 10 milioni di euro a Toscana Aeroporti, piegandosi ai diktat della multinazionale. Quanto sta accadendo con la Gkn e il primato delle logiche del profitto, ancor più spietate nella crisi economica e sociale determinata dalla pandemia, evidentemente non significa nulla per il Presidente Giani e il Pd.

In questo quadro, con lo sblocco dei licenziamenti deciso dal Governo Draghi sostenuto in maniera bipartisan da Pd e Lega, la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici, a partire da quegli degli appalti, è sempre più a rischio.

Noi saremo al fianco dei dipendenti di Toscana Aeroporti che sciopereranno lunedì per chiedere l’unica cosa giusta: il ritiro della procedura di vendita dell’handling da parte di Toscana Aeroporti. Ribadiamo che non deve essere dato un centesimo a questa società fino a quando questo non avviene. Su questo Giani e la Regione Toscana devono essere chiari e assumersi le proprie responsabilità, al pari dei rappresentanti di parte pubblica che siedono nel CdA di Toscana Aeroporti, a partire da quello del Comune di Pisa, che latitano pesantemente su questa vicenda.

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