“Trovatelli”invenduto 40 e dai muri cade l’intonaco

TIRRENO PISA Pagina: I

“Trovatelli”invenduto 40 e dai muri cade l’intonaco

Parti di intonaco e di davanzali in pietra arenaria si stanno staccando dallo storico palazzo dei “Trovatelli” in via Santa Maria tanto da rendere necessario prima un intervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza lo stabile, poi un’ordinanza dell’amministrazione comunale rivolta all’Azienda ospedaliero- universitaria pisana, proprietaria dell’edificio. Ordinanza, a firma della dirigente Manuela Ballantini, che impone alla proprietà la messa in sicurezza. Tutto ha inizio l’li febbraio scorso quando i vigili del fuoco devono intervenire in via Santa Maria a seguito di alcuni crolli di calcinacci.
Verbale e ordinanza. Si legge nel verbale dei vigili del fuoco: «Personale provvedeva a rimuovere le parti in imminente pericolo di caduta. Malgrado la porzione interessata sia di modesta entità, considerato lo stato di degrado e vetustà del rivestimento della facciata non si può escludere che un ritardo dei lavori per il ripristino delle condizioni di sicurezza possa ulteriormente aggravare la situazione». Da qui l’atto del Comune che ha ordinato all’Aoup di eseguire interventi per il «ripristino delle condizioni originarie di sicurezza». Interventi da certificare entro 30 giorni dall’ordinanza. E stata quindi installata in un tratto di via Santa Maria una protezione per i passanti a circa due metri d’altezza.
Edificio in vendita. La vicenda ha riaperto la questione legata alla nuova destinazione del palazzo, messo in vendita tre anni fa dall’Aoup, e in particolare alla richiesta dei bancarellai di trasformarlo nella definitiva sede di tutte le attività ambulanti della zona del Duomo. «Vedere il palazzo Trovatelli cadere a pezzi e la nostra richiesta di acquisto inascoltata – dice Gianmarco Boni, presidente del consorzio “Pisa dei Miracoli” – ci fa davvero male. La nostra posizione non è infatti cambiata, avendo individuato in quell’edificio la sede ideale per risolvere una volta per tutte la questione delle bancarelle in Piazza dei Miracoli. Abbiamo già rinunciato all’Umi 1 all’interno del Santa Chiara per facilitare la vendita dell’intera area da parte dell’Azienda ospedaliera. E abbiamo formulato in maniera ufficiale il nostro interesse all’acquisto dei Trovatelli». Interesse che però non si è trasformato, fino a questo momento, in una richiesta ufficiale di acquisto. Boni spiega il perché: «Ad oggi non sappiamo ancora quale sarà il nostro futuro una volta completati i lavori al Museo delle Sinopie. L’acquisto dei Trovatelli è un sacrificio economico tale che le nostre imprese non possono affrontarlo nelle attuali condizioni di incassi in piazza Manin. Solo il ritorno transitorio in Piazza dei Miracoli, per il tempo necessario al completamento degli interventi ai Trovatelli, ci consentirebbe di avere ossigeno per compiere il passo».
Lo stallo. Una situazione che però non si sblocca. Ancora il presidente del consorzio: «E’ impensabile un nostro impegno ora senza alcuna certezza sul futuro. A fine maggio scadrà l’ulteriore proroga al cantiere in Piazza dei Miracoli. A quel punto cosa accadrà? Ci faranno rientrare oppure ci lasceranno in piazza Manin? Noi siamo disponibili a concordare qualsiasi tipo di struttura mobile compatibile con Piazza dei Miracoli pur di ri tornare a lavorare. Dateci questa certezza – conclude Boni – e l’operazione Trovatelli partirà nell’interesse nostro, ma anche della città che vedrebbe sparire un rudere proprio davanti alla Torre. Speriamo di affrontare l’argomento in un prossimo incontro con il nuovo assessore».

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