IL TIRRENO PISA, pagina V
Inaugurato il comitato elettorale di “Una città in comune”, la lista civica che insieme a Rifondazione comunista appoggia il candidato sindaco Francesco (detto Ciccio) Auletta: la location in via Gori 18 è particolarmente maliziosa, visto che si trova proprio di fronte alla sede del comitato di Marco Filippeschi, sindaco uscente. La capolista Maria Francesca Zini, nota esponente del pacifismo, è seguita da Marco Ricci, leader storico di Legambiente. Tutti gli altri nomi sono in ordine alfabetico e alternati in base al genere (donna/uomo), per un totale di 16 candidati per ogni sesso: Ornella Aglioti, Sergio Bontempelli, Laura Baldini, Gian Pietro Carrozza, Ilaria Barachini, Simone D’Alessandro, Chiara Criscuoli, Enrico Fiorini, Leila Lisa Maria (detta Leila) D’Angelo, Simone Fusaro, Gioia Fanelli, Giorgio Angelo Gallo, Silvia Fogli, Riccardo Giusti, Mariasilvia Giamberini, Fabio Insogna, Maria Rosaria Lacatena, Claudio Lazzeri, Erles Modafferi, Nicola Lunetti, Carla Pochini, Giovanni Battista (detto GB) Marranchelli, Annamaria Rossi, Alessio Piccioli, Maria Scermino, Piero Pierotti, Alessandra Silvestri, Nunzio Santalucia, Cristiana Vettori, Fabrizio Sebastiani.
Auletta rivendica che «questo civismo dice chiaramente di essere di sinistra». Due gli slogan della campagna elettorale: «Siamo tutti primi cittadini» e «le periferie al centro». Il primo vuole rimarcare «la nostra indipendenza: rispondiamo solo alle nostre storie e con sei gruppi di lavoro, chiunque venga eletto in consiglio sarà portavoce di un programma condiviso». L’obiettivo è «vincere» ed i sei tavoli di lavoro saranno rispecchiati nella ripartizione delle deleghe in un’eventuale giunta: per esempio, è previsto l’assessorato a pace, beni comuni e partecipazione.
L’altro motto indica un’inversione di priorità, rappresentato dalla presenza in lista di molti «disoccupati radicati in diversi quartieri». Ricci ricorda che «rispetto ai tanti civismi che proliferano, il nostro viene da lontano e nasce da battaglie e vertenze di questi anni».
Lazzeri, avvocato di Unione inquilini, aggiunge: «Vogliamo riaffermare i diritti sociali, bloccando la vendita dei beni del Comune». Battuta finale di Auletta: «Non siamo “l’ammucchiata del no”, anzi diciamo “sì” a tutte quelle cose (ambiente, partecipazione, non violenza) che siamo convinti possano fare di Pisa una città felice».
(Gianluca Campanella)