Un ricordo per Silvia Longatti

Quando muore un militare italiano in missione all’estero i giornali straboccano di ricordi, elogi, profili, ma quando muore una cooperante che si adopera per la pace vera, senza armi, si fa una gran fatica a trovarne notizia. Perciò anche noi vogliamo salutare una persona speciale: Silvia Longatti, morta improvvisamente domenica mattina a soli 37 anni a Kabul, dove lavorava con Emergency.

Originaria della Valchiavenna, l’avevamo incrociata ad una serie di iniziative, non ultima la grande manifestazione del 21 ottobre scorso contro la base militare “né a Coltano né altrove”, alla quale aveva partecipato come osservatrice per conto di Amnesty International, ma molte altre sono state le occasioni di incontro. Silvia infatti non si risparmiava: era attiva da anni nella cooperazione internazionale, dal Chiapas al Sudan, dall’Uganda all’Afghanistan e con il suo sorriso tesseva trame e rapporti tra gruppi e associazioni diverse anche nella nostra città, con la quale aveva un legame particolare.

Un abbraccio va alla sua famiglia e ai suoi fratelli e sorelle sparsi per tutto il mondo.

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