Una campagna per riaprire l’ex distretto militare 42

TIRRENO PISA Pagina: I

Una campagna per riaprire l’ex distretto militare 42

Una campagna di partecipazione, ascolto e progettazione per la riapertura del Distretto 42. Il Municipio dei beni comuni lancia un percorso collettivo per «riconsegnare alla città» l’ex caserma “Curtatone e Montanara” occupata dal network di associazioni lo scorso febbraio e sgomberata a fine aprile. «Negli ultimi mesi sono state molte e contraddittorie le voci emerse sul futuro del Progetto caserme (l’accordo tra Comune, Demanio e Difesa per l’acquisizione da parte di Palazzo Gambacorti delle caserme Bechi Luserna, Artale e
Curtatone e Montanara in cambio della realizzazione di una nuova ad Ospedaletto, ndr) – sottolineano gli attivisti del Municipio -. Oltre alle contraddizioni degli amministratori, che un giorno dicono di voler rivedere il progetto e il giorno successivo ne confermano la vecchia versione, l’evidenza non richiede troppi interpreti: il Progetto è defunto. La conseguenza- continuano dal Municipio – è che il Distretto 42 (progetto nato durante l’occupazione, ndr) deve essere riaperto, ricostituendo le attività che hanno da sempre contraddistinto il Municipio». Per farlo, gli attivisti lanciano «una campagna di partecipazione, ascolto e progettazione collettiva, con lo slogan “DìxDì=42. Moltiplica lo spazio comune”». Nei prossimi giorni, il Municipio distribuirà agli abitanti del quartiere San Martino un questionario «il cui esito – spiegano – sarà la base e il cuore dei tavoli di lavoro del 31 gennaio e 1 febbraio». Durante la due giorni è previsto un “incontro diffuso” in alcuni spazi del quartiere (cinema Arsenale, Cantiere San Bernardo, circolo Imago, circolo Agorà, distretto di Economia Solidale, Libera) in cui, spiegano dal Municipio, «lanceremo un appello alla cittadinanza e alle associazioni per scegliere insieme un percorso che riconsegni alla città gli spazi del Distretto 42». Saranno predisposti 6 tavoli (economia solidale, ambiente, attività ludiche e associative, campagne cittadine e nazionali, migranti, città dei bambini) «a partire dai quali proporre, vagliare, riflettere insieme un futuro comune per uno spazio comune».

Nei prossimi giorni sarà distribuito un questionario agli abitanti di San Martino: i risultati serviranno come base per i due giorni di confronto di fine mese.

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