Una città in comune a favore dei dipendenti comunali: “Tagli ulteriori su chi ha gli stipendi bloccati dal 2010″

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No ai tagli salariali. Noi stiamo dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Pisa Esprimiamo il nostro sostegno ed appoggio ai lavoratori e alle lavoratrici del Comune di Pisa che oggi riuniti in assemblea hanno deciso di convocare lo stato di agitazione e una serie di iniziative di lotta contro le politiche dell’amministrazione Filippeschi per quanto riguarda il personale. Riteniamo grave ed ingiustificato la decisione dell’amministrazione di procedere a ulteriori tagli, che comporteranno una perdita media per dipendente di 500 euro sul salario accessorio. A pagare sono ancora una volta i lavoratori pubblici che dal 2010 subiscono anche il blocco della retribuzione. Queste scelte della giunta Filippeschi sono esattamente in linea con le politiche di tagli e riduzione di salari e diritti che sta portando avanti il governo Renzi sia con il Jobs Act sia con la legge di stabilità. I dipendenti sono il patrimonio di un Comune non un costo. La giunta Filippeschi procede così a tagliare sui salari senza procedere ad un lavoro di riorganizzazione della macchina comunale non più rinviabile, puntando solo sulle esternalizzazioni e scaricando sui lavoratori le proprie responsabilità. Riteniamo che la battaglia per il lavoro, il salario e i diritti debba essere portata avanti sia a livello nazionale con la richiesta dello sciopero generale ma anche a livello locale contro un’amministrazione che segue pedissequamente i diktat renziani. Per queste ragioni sosteniamo la mobilitazione dei dipendenti comunali e siamo al loro fianco nel sostenere le loro rivendicazioni. Lista ‘Una città in Comune’ Tutte le notizie di Pisa

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