Una città in comune con la Ex GKN ora, sempre e ovunque

Una Città in Comune festeggia i due anni di lotta alla ex GKN di Campi Bisenzio, una vertenza che ha sconfinato fin da subito il perimetro delle rivendicazioni per la salvaguardia del posto di lavoro, ma che ha colto la sfida della trasformazione del modo di produrre che è sempre più urgente a livello globale per affrontare il cambiamento climatico e porre fine alle catastrofi ecologiche che imperversano ad ogni latitudine.

L’imminente costituzione della nuova cooperativa operaia, sostenuta dal futuro azionariato popolare e indirizzata alla costruzione di sistemi per la produzione di energia rinnovabile e cargo-bike per la mobilità sostenibile delle merci, dimostra contemporaneamente la potenza della visione operaia della transizione ecologica e l’inadeguatezza comprovata delle classi dirigenti, a ogni livello. Dai tavoli ministeriali a quelli regionali, le lavoratrici e i lavoratori GKN non hanno ottenuto che deboli promesse di reindustrializzazione, effimere, buone per qualche titolo di giornale apparso all’indomani dell’occupazione della sede INPS e di quella spettacolare della Torre di San Niccolò a Firenze, attraverso la quale il Collettivo di Fabbrica ha chiesto lo sblocco della cassa integrazione dovuta a seguito della messa in liquidazione dello stabilimento, che permetterà loro di rifiatare dopo essere rimasti senza reddito per oltre 8 mesi.

L’8 e il 9 luglio 2023 davanti ai cancelli della fabbrica sarà festa, condivisione, musica, ma quel che è certo è che non sarà un punto d’arrivo, bensì un momento collettivo in cui rinnovare l’impegno a sostenere questa mobilitazione e a disseminare ognuno sul proprio territorio di riferimento le questioni sollevate dalle lavoratrici e dai lavoratori GKN. Un impegno che, sul territorio pisano, ha visto la convergenza tra la lotta GKN e il Movimento No Base, contro la devastazione ambientale e le infrastrutture della guerra, così come a livello regionale quella contro il rigassificatore di Piombino e la vicenda KEU.

Festeggiamo l’8 e il 9 luglio, insorgiamo ora, sempre e ovunque!

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