Di fronte alle sempre più preoccupanti notizie sulle possibili infiltrazioni mafiose nella nostra città, serve una reazione forte e chiara. Da tempo Una città in Comune – Rifondazione comunista, insieme ad associazioni e cittadini, lavora per costruire gli unici anticorpi possibili al malaffare: l’antimafia sociale.
Con coerenza e determinazione, mentre la maggioranza che amministra la città tace, il nostro gruppo consiliare si è già mosso, anche a livello istituzionale.
Venerdì scorso, infatti, i nostri consiglieri comunali hanno richiesto nella Prima Commissione di Controllo e Garanzia di acquisire con urgenza tutta la documentazione relativa alle opere che coinvolgono l’imprenditore Bulgarella.
Non tocca certo a noi emettere sentenze, ma ciò che deve interessare la politica è capire se e come il Comune si è potuto esporre nei confronti di questo costruttore e del sistema che intorno a lui ruota e quanto e come si è tutelato.
Quando infatti un’amministrazione delega, anche a causa dei ripetuti tagli dei governi centrali, la realizzazione di opere di urbanizzazione e riqualificazione urbane ai privati, è chiaro che presta il fianco a interessi meramente finanziari o addirittura speculativi e criminali.
Proprio per queste ragioni mesi fa, in tempi non sospetti, il nostro gruppo aveva chiesto all’amministrazione di chiarire lo stato delle concessioni e delle relative fideiussioni riguardanti l’intervento delle torri di Cisanello. Grazie agli atti ispettivi da noi presentati è risultato che la concessione è in scadenza, e che le fideiussioni (da chiarire se bancarie o assicurative) non sono sufficienti ad un eventuale ripristino dei luoghi allo stato precedente. Ora è il momento di fare assoluta chiarezza su tutti questi aspetti, perché si tratta, in questo caso sì, di responsabilità politiche e non giudiziarie.
In questi due anni, abbiamo più volte denunciato la gravità e l’inopportunità politica dell’amministrazione, impegnata a dare rassicurazioni e supporto a Bulgarella, perché come da sempre sosteniamo: gli interessi pubblici e quelli privati sono e devono rimanere diversi e distanti.
Una città in comune
Rifondazione Comunista