Uno stadio per la città: le nostre proposte per una Arena sostenibile

Sono 4 le osservazioni che abbiamo presentato alla variante relativa alla Arena Garibaldi, in linea con gli emendamenti che avevamo depositato in occasione della adozione. Il nostro obiettivo? Un progetto serio, certo, che riqualifichi l’impianto sportivo e tutto il quartiere. In altre parole un progetto di stadio per tutta la città e non un vero e proprio pasticcio, come quello che è stato messo in campo dalla giunta Conti.

Si tratta di una differenza di approccio sostanziale: noi anteponiamo l’interesse pubblico per la città nel suo complesso a tutto il resto perché le varianti urbanistiche hanno questo obiettivo, non quello di assecondare le esigenze dei soggetti privati e men che meno i loro bisogni finanziari. Mantenere uno stadio al centro della città rappresenta una difficile sfida urbanistica, e con queste nostre proposte riteniamo che questa sfida per la nostra città possa essere vinta.

Osservazione 1 – Per uno stadio sostenibile

La variante adottata presenta gravi lacune sulle verifiche di sostenibilità, in quanto non analizza adeguatamente gli impatti ambientali, paesaggistici, socio-economici e sul patrimonio culturale. Non spiega se e come vengono recepite le indicazioni fornite dagli enti territoriali e dalle autorità ambientali (Ministero Beni Culturali, Regione, Provincia, Arpat, Genio Civile, etc.) per adeguare il progetto alle normative vigenti e mitigarne gli impatti.
Proponiamo che il progetto venga interamente rivisto, recependo queste indicazioni (ad esempio in materia di rischio idraulico). In caso contrario, chiediamo di procedere ad una nuova adozione.

Osservazione 2 – Porta a Lucca non è un parcheggio: come andare allo stadio

La variante prevede di realizzare numerosi nuovi parcheggi, cementificando così diverse aree verdi del quartiere. Eppure dallo studio sulla mobilità che accompagna la variante emerge che tutti questi nuovi posti auto non sono affatto necessari: basterebbe adeguare ed ottimizzare i parcheggi esistenti, in particolare i parcheggi scambiatori Paparelli e Pietrasantina, potenziando tutti i modi per recarsi allo stadio con i mezzi pubblici, a piedi o in bici.
Proponiamo lo stralcio delle nuove previsioni di parcheggio che riguardano via Rindi, Via di Gello, via Gabba, l’area della moschea e interventi di miglioramento dei parcheggi esistenti; inoltre proponiamo in via prioritaria interventi di riqualificazione e di potenziamento del verde di quartiere e della rete ciclopedonale.

Osservazione 3 – Riduzione delle aree commerciali

La variante prevede 3.650 mq di area commerciale e 1.200 mq per ristorazione. Si tratta di previsioni spropositate che avrebbero un pesantissimo impatto negativo sul quartiere da tutti i punti di vista: traffico, mobilità, rete del commercio e della ristorazione di prossimità esistente. Inoltre queste previsioni non sono in alcun modo necessarie al progetto di riqualificazione dell’Arena Garibaldi. In città in questi anni sono aumentati spazi di questo tipo, come il Lidl sull’Aurelia e il Penny market a Cisanello: strutture commerciali, di cui Porta a Lucca non ha bisogno, che desertificano Pisa. A questo si aggiunge che nel progetto presentato non sono neanche previsti gli standard necessari per la realizzazione. Ribadiamo che ad oggi manca il Piano Economico Finanziario su cui valutare la credibilità dell’investimento e dell’operazione: questo rende ancora meno accettabile una simile previsione commerciale.
Proponiamo di cancellare la destinazione per la media distribuzione e di dimezzare le superfici sia per il piccolo commercio sia per la ristorazione

Osservazione 4 – Sì alla libertà di culto 

Nella variante dello stadio è stata inserita strumentalmente anche l’area destinata alla moschea, prevedendo di trasformarla in parcheggi per impedirne così la realizzazione. Si tratta di una posizione puramente islamofoba visto che, come risulta dallo studio della mobilità, quell’area non è in alcun modo indispensabile al progetto stadio.
Si tratta di una decisione in aperto contrasto con i principi di eguaglianza, pluralismo e libertà religiosa tutelati da Costituzione, Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Proponiamo di stralciare dalla variante l’area della moschea, che deve restare con questa destinazione.

Questi nodi verranno comunque al pettine, per cui è bene analizzarli e scioglierli oggi affinché una variante per l’Arena possa essere davvero realizzata e possa rappresentare un’opportunità storica di miglioramento del quartiere che ospita lo stadio, piuttosto che trovarsi davanti all’ennesimo disastro urbanistico solo per la permanente campagna elettorale leghista.

SCARICA QUI LE NOSTRE OSSERVAZIONI:
Diritti in comune – Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile

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