Verso la cancellazione delle province: e i lavoratori?

La Legge 135/2012, che ha convertito il DL 95/2012 denominato “spending review”, e ulteriori provvedimenti governativi oltre ad infliggere pesanti tagli alle risorse delle Province tali da mettere a rischio le loro importanti funzioni in materia di viabilità, trasporti, edilizia scolastica, difesa del suolo, tutela dell’ambiente, ecc., si inserisce in un quadro normativo e politico che ha trovato nelle Province il principale capro espiatorio della vulgata contro il pubblico impiego e della lotta alla casta. Anche Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel suo discorso d’insediamento innanzi al Parlamento, ha espresso l’intenzione del suo governo, in continuità con quanto prospettato dal suo predecessore Monti, di andare verso il superamento delle amministrazioni provinciali.

Da sempre siamo stati contrari a queste politiche che si tradurrebbero in un sostanziale svuotamento del governo dell’area vasta della necessaria investitura democratica, di adeguate risorse economiche, e delle capacità operative in funzioni e servizi vitali per i cittadini (viabilità, manutenzione scuole, servizi per la formazione professionale e l’impiego, agricoltura, difesa dell’ambiente e della fauna). Si rischia, di fatto, una maldestra e pericolosa disarticolazione dell’architettura istituzionale con grave danno per l’intero sistema Paese e con gravi disfunzioni nei territori.

L’insieme dei dispositivi di legge paventati, oltre a quelli della riorganizzazione delle amministrazioni centrali e dei comuni, rischia di determinare la mortificazione delle professionalità e una ulteriore riduzione dei posti di lavoro tra i dipendenti delle Province, delle società partecipate, tra i precari e tra i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative che operano negli appalti dei servizi;

Noi siamo contrari alla cancellazione delle Province. Chiediamo di avviare un percorso organico di riforma dei diversi livelli di governo territoriale in cui considerare, invece, l’eliminazione di tutti gli enti intermedi strumentali (agenzie, società, consorzi, autorità d’ambito) che svolgono impropriamente funzioni che possono essere esercitate dalle istituzioni democraticamente elette previste dalla Costituzione.

Per questo ci impegneremo affinché anche il Consiglio Comunale si faccia espressione di una richiesta pressante al Parlamento che metta al centro la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici delle Province, delle aziende da esse partecipate e delle ditte appaltatrici unitamente alla tutela delle funzioni svolte nell’interesse della collettività.

Francesco (Ciccio) Auletta, candidato Sindaco di Pisa per PRC e lista civica Una Città in Comune, Paola Bigongiari, candidata Cosindaca di Pisa per PRC e lista civica Una Città in Comune, Roberto Cini, candidato Consigliere Comunale per PRC

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