Via Pellizzi: la destra a favore della rendita speculativa

Ci domandiamo dove viva il consigliere Mannocci. O che occhi abbia: talmente terrorizzati dalla sinistra da non registrare che a Pisa ci sono anche dei pisani che non riescono a trovare casa a condizioni decenti (e dire che per la sua maggioranza dovrebbero venire prima loro…), in una città piena di immobili sfitti.

Siccome gli argomenti del consigliere ci sembrano pretestuosi, vogliamo ricordare alcuni dati sulla nostra città: ci sono 4.000 appartamenti sfitti, o locati transitoriamente per turismo (ad esempio con Airbnb), o inagibili. L’abnorme e artificioso aumento del valore degli immobili avvenuto fino al 2008 e la pretesa della maggior parte dei proprietari di ricavarne la massima rendita possibile con l’affitto sono le prime cause dell’aggravarsi del problema abitativo: negli ultimi 10 anni gli sfratti per morosità sono raddoppiati e ogni anno vengono eseguiti 120-130 sfratti per morosità incolpevole. Per quanto riguarda gli oltre 20.000 studenti fuori sede, la maggior parte è costretta a rivolgersi al libero mercato della locazione perché i proprietari sono assurdamente contrari ai contratti di locazione che, in base alla Legge 431/98, agevolano sì gli inquilini, ma fiscalmente soprattutto gli stessi proprietari. Che però spesso preferiscono non rispettare le norme sia da un punto civilistico che fiscale, per intuitivi motivi speculativi.

Ecco, forse prima di parlare a vanvera di sinistra e di via Pellizzi si dovrebbe tenere presente tutto questo. Se lo si fa, si capisce bene che pensare che l’immissione di nuovi immobili sul mercato vada “in qualche modo ad abbassare i valori di mercato” è quantomeno una grande ingenuità. Se non invece la foglia di fico dietro cui si nasconde l’intento di favorire la rendita speculativa. Per di più, nella solita ottica meramente predatoria che ha causato la crisi degli ultimi dieci e più anni, di cui il crollo del mercato immobiliare è un elemento chiave. E’ davanti agli occhi di tutti; altro che il mattone che “fa sviluppo”!
Se vogliamo intervenire per rendere accessibili gli affitti è possibile agire su tante leve, ad esempio promuovendo le forme di locazione concordate nei patti territoriali già esistenti, favorendo l’immissione sul mercato degli affitti degli appartamenti già costruiti con aliquote IMU agevolate, esercitando il controllo sul mercato degli affitti e sulle elusioni/evasioni da parte dei proprietari, costruendo sinergie con gli enti del territorio e/o recuperando e riqualificando senza aumentare le unità immobiliari a tutti i costi.

Se poi vogliamo anche che Pisa sia vivibile nel futuro per tutte e tutti è assolutamente necessario ridurre il carico urbanistico di alcuni quartieri. Il che, attenzione, è quanto prevede il Piano Strutturale vigente anche per l’area di Via Pellizzi. Tutto il contrario della proposta di portare l’immobile da 2 a 20 unità abitative: 10 volte tanto! Noi ricordiamo che è il Piano Strutturale lo strumento che fissa gli obiettivi per la città. Almeno finché la Lega non sarà in grado di imporre le sue visioni antiquate e distruttive con il nuovo Piano che si appresta a fare con Cascina.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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