Le Città in Comune

Le città in Comune nascono a Pisa durante la tre giorni “un’altra musica in comune”. Ecco il video e una breve presentazione.

 
Siamo la rete delle liste e dei movimenti di cittadinanza uniti per un’altra idea e un’altra pratica di città, con tre punti fermi tanto per cominciare: disobbedienza al patto di stabilità, rigenerazione e valorizzazione sociale del patrimonio immobiliare in disuso, difesa dei beni comuni e dei servizi pubblici.

Condividiamo una ‘tavola dei valori’ semplice e chiara: pubblico meglio di privato, sociale e comune meglio di mercato e profitto, rispetto e solidarietà meglio di stabilità e crescita, lavoro meglio precarietà, sinistra meglio di larghe intese.

Siamo ovviamente porosi e inclusivi: nessun recinto precostituito. Ma apertura al confronto e all’arricchimento reciproco, alla collaborazione con le altre realtà locali su tutto il territorio nazionale che condividano i nostri punti e i nostri valori e possano ampliarli ancora.

Le Città in Comune, le liste e i movimenti, oggi sono: Firenze (perUnaltracittà), Ancona (Ancona Bene Comune), L’Aquila (Appello per L’Aquila), Brescia (Brescia Solidale e Libertaria per i Beni Comuni), Brindisi (Brindisi Bene Comune), Messina (Cambiamo Messina dal basso), Feltre (Cittadinanza e Partecipazione), Imperia (Imperia Bene Comune), Pisa (Una città in comune), Roma (Repubblica Romana e Sinistra per Roma), Siena (Sinistra per Siena), Gioiosa Ionica (Gioiosa Bene Comune), Bari (Alba Nodo Bari).

Abbiamo voglia e urgenza di crescere, di restare in ascolto e collegamento tra compagne e compagni, cittadine e cittadini, di attivare una rete di pratiche di monitoraggio e controproposta rispetto alle politiche locali: contatti, scambi di saperi, radicamento nel territorio al fianco dei movimenti grandi e piccoli, presenza concreta nelle vertenze conflittuali sui temi dei servizi, della casa, dell’ambiente, del lavoro, dei diritti.

E crediamo che le città siano di tutte e tutti coloro che le abitano; che servizi essenziali e spazi pubblici siano proprietà collettive da amministrare per il bene delle e dei cittadini, non per quello delle banche e dei costruttori; che questo bene lo si difenda anche tramite azioni di ‘forzatura legislativa’, se necessario; che sia un valore l’autonomia della politica dall’economia di mercato, un valore e un terreno la lotta culturale e politica ai vincoli di bilancio imposti alle amministrazioni locali, una sfida l’obiettivo che sorga dalle città il teatro di un’alternativa vincente e convincente alle politiche di austerità e alle larghe intese.

‘Le Città In Comune’ esiste, ed è vitale. E’ e sarà sul territorio, come rete i cui nodi sono le città e le liste che l’hanno concepita e le altre che si aggiungono man mano. Ed è già sul web, inevitabilmente, sui social network e come link sui siti di tutte le nostre liste e movimenti.
‘Le Città In Comune’: strumento di ascolto e condivisione tra liste di cittadinanza già nate o solo in bozza, tra movimenti, collettivi, gruppi e singoli; ‘cassetta degli attrezzi’ di pratiche di resistenza e controproposta pronte all’uso; spazio politico di elaborazione e azione, plurale e sempre in progress ma coeso nei chiari intenti e valori comuni.

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