Vigili, camera di sicurezza ancora inutilizzabile

TIRRENO PISA Pagina: V

Vigili, camera di sicurezza ancora inutilizzabile

La camera di sicurezza del comando della Polizia municipale alla Sesta Porta non è utilizzabile perché non è a norma. La scorsa settimana è stato l’assessore David Gay, che ha una delega anche sulla polizia locale, ad ammetterlo ri spondendo ad un question time di Ciccio Auletta, capogruppo di Una città in comune-Prc.
A distanza di qualche giorno spuntano anche due lettere, la prima a firma del comandante della Polizia municipale, la seconda inviata da un’assistente scelto della Polizia locale. Con la prima comunicazione, il comandante ammette che «la camera non è mai stata utilizzata poiché non risultano portati a tennine alcuni piccoli lavori al suo interno richiesti lo scorso ottobre» attraverso la missiva inviata dall’assistente scelto al Comune per chiedere di apportare alcune modifiche alla struttura al fine di renderla utilizzabile. A Palazzo Garnbacorti, il comando chiede in particolare «l’asportazione dello scaldabagno, del lavandino, del radiatore in ghisa, la muratura degli interruttori elettrici e il trasferimento del termostato dell’impianto di condizionamento». Tutti oggetti pericolosi che rendono inopportuna la presenza di persone in
stato di fermo, che di frequente tentano atti di autolesionismo. Nella lettera si chiede anche la «riparazione dello sciacquone per evitare il notevole spreco di acqua dovuto al suo malfunzionamento».
Sulla questione Auletta, che ha anche inviato una segnalazione all’Asl affinché esegua immediati controlli, chiede di verificare le respon sabilità. «A distanza di tre mesi dall’invio della lettera del comando al Comune con la richiesta di interventi urgenti – dice il capogruppo di Una città in comune-Prc – nessun lavoro è stato realizzato. L’aspetto più clamoroso della vicenda è che il Comune ha firmato un contratto di acquisto da cinque milioni di giuro con la Sviluppo Pisa per comprare la nuova sede della Polizia municipale senza effettuare alcun tipo di controllo. Come è possibile che abbiano acquistato una struttura non a norma?», si chiede Auletta. «Ci sono gravi responsabilità da parte di chi ha progettato e costruito l’immobile – conclude il consigliere comunale -, ma anche da parte di chi l’ha comprato. E queste responsabilità vanno individuate ed accertate».

Condividi questo articolo

Lascia un commento