Tre donne, tre giovani ricercatrici a nome dei diplomandi e le diplomande della Classe di lettere della Scuola Normale Superiore hanno lanciato un “manifesto” contro la logica neoliberista che fa della competizione il valore che guida la politica, l’economia, la ricerca e che ha finito col plasmare la mentalità di gran parte di uomini e donne di oggi,
Hanno denunciato come questa logica, applicata all’università, stia allontanando l’operato di questa istituzione dal bene comune, dall’interesse collettivo e stia contribuendo a creare un mondo sempre più ingiusto e ineguale, in un quadro in cui il maschilismo è uno sfondo scontato.
Hanno denunciato i danni che questa logica infligge alle giovani generazioni e a chi studia e fa ricerca.
E’ una voce importante, la loro, che si leva da quello che è diventato un punto nevralgico della formazione e della scienza competitive e che mostra che c’è una generazione nuova, che sa prendere le distanze dai meccanismi che tendono a stritolarla e sa guardarsi intorno e avanti.
E’ per noi una voce di denuncia e di speranza, che ringraziamo.
Una città in comune
Qui il video della cerimonia l'(intervento delle ricercatrici dal minuto 34).