CdA Toscana Aeroporti: le nomine dei soci pubblici sono parte di un sistema di potere economico-finanziario che non tutela gli interessi pubblici

Domani, lunedì 29 aprile, l’assemblea dei soci di Toscana Aeroporti sancirà la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. In realtà si tratterà di ratificare figure decise in anticipo, scelte tra 2 liste di candidati: la prima espressa dall’ azionista Corporacion America Italia (62,28% del capitale sociale di Toscana Aeroporti); la seconda presentata dal Comune di Pisa, con gli azionisti di parte pubblica.

Si tratta di un appuntamento che cade in un momento di decisioni di grande rilevanza per il futuro di Toscana Aeroporti: dal nuovo Masterplan con la realizzazione della nuova pista di Peretola al tema degli investimenti su Pisa per il nuovo terminal, ai temi connessi ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici fino alla questione più generale della trasparenza, visto che Toscana Aeroporti non ha mai chiarito, nonostante i nostri ripetuti solleciti, quanto accaduto sul trasporto di armi dalle piste dell’aeroporto civile in questi anni, come denunciato dal sindacato Usb.

La scelta dei nomi da parte dei soci pubblici- Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Regione Toscana – avrebbe richiesto in primo luogo un confronto pubblico, anche nei rispettivi consigli, per definire un profilo che si facesse pienamente carico della tutela degli interessi pubblici all’interno del CDA e nell’Assemblea di soci di Toscana Aeroporti, a partire dalla difesa dei diritti di tutti i lavori e lavoratrici diretti e di indiretti che lavorano negli scali di Pisa e Firenze, e di un modello di sistema aeroportuale che tuteli in primo luogo il territorio e l’ambiente, cosa che fino ad oggi non è avvenuta.

Ma ancora una volta il sindaco Conti, il Presidente della Provincia Angori e il Presidente della Regione Giani preferiscono ritrovarsi nelle segrete stanze per definire chi siederà nel CDA di Toscana Aeroporti a rappresentare i soci pubblici sulla base di equilibri, accordi e rapporti tra centrodestra e centrosinistra. Esattamente il metodo che da anni contestiamo, frutto di una subalternità agli interessi della grande multinazionale, proponendo invece un patto di lavoro e di consultazione permanente tra i soci pubblici in modo da condividere informazioni e obiettivi.

Non è un caso che i due nominativi su cui i soci pubblici puntano sono Andrea Barbuti e Maria Serena Vavolo, rispettivamente per Pisa e Firenze, strettamente e direttamente legati al mondo imprenditoriale. In particolare Barbuti, già presidente del Rotary club Pisa Galilei, è da trent’anni manager d’azienda, ricoprendo ruoli di vertice con incarichi da amministratore delegato in società che si occupano di turismo e ricettività. Cosa ha insomma a che vedere con quelle che dovrebbero essere le strategie pubbliche che il Comune dovrebbe far valere in quel CdA? Assolutamente nulla, semplicemente un tassello negli equilibri delle relazioni che Conti porta avanti nello scacchiere delle nomine.

Al contempo ai vertici della società si conferma come sempre la galassia di figure strettamente legate a Matteo Renzi e ad un sistema di potere economico-finanziario sempre più bipartisan, a partire ovviamente da Marco Carrai, attuale Presidente della società. Altra conferma che spicca, in questo quadro, nella lista proposta da Corporacion America è quello di Antonella Mansi, anche lei vicinissima e Renzi e Carrai, Presidente di Unicredit Leasing e del Centro per la moda italiana di Firenze, che controlla Pitti. Già ex Vice presidente di Confindustria con delega all’organizzazione, membro dell’Advisory Board di Unicredit, è stata anche presidente della Fondazione Mps.

E in generale si consolida un sistema di relazioni di potere con le riconferme, ancora una volta di nomi di spicco dell’imprenditoria pisana, proposti sempre da Corporacion America. Abbiamo, infatti, la riconferma di Stefano Bottai nel ruolo di Vicepresidente della società, promosso ai vertici della società aeroportuale dopo i rovinosi fallimenti della Sviluppo Navicelli e del Boccadarno e il caso delle fideiussioni tossiche. E ritroviamo anche Patrizia Pacini, attuale VicePresidente dell’Unione degli industriali. Entrambi schierati a tutela degli interessi privati di Corporacion America, a partire dalla vendita del comparto handling, e contro dunque gli interessi collettivi della nostra città e quelli di lavoratrici e lavoratori.

A questi si aggiunge però una novità importante sul fronte pisano e del tutto inconsueta. Infatti nella lista dei nominativi indicati da Corporacion America troviamo Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna. Colpisce fortemente in negativo che la professoressa Nuti abbia accettato di rappresentare gli interessi e i progetti della multinazionale nel CdA, visto il ruolo pubblico che ricopre, ma d’altro canto rientra all’interno delle strategie economiche e diplomatiche (vedi la nascita della Fondazione” il Talento all’opera”) che la Scuola Sant’Anna sta portando avanti nel nostro territorio.

Prendendo atto di questi nomi, noi continuiamo a ribadire la necessità che la politica e le istituzioni siano indipendenti dai grandi poteri economico-finanziari, perché è solo recuperando questa indipendenza che si possono realmente salvaguardare gli interessi della collettività, a partire dalla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Ma non solo. Con il nuovo masterplan e la realizzazione della pista di Peretola verranno prese decisioni cruciali per la nostra Regione sulle infrastrutture e sulla tutela del territorio. E qui lo scontro tra gli interessi collettivi e quelli privati è irriducibile.

Purtroppo emerge che, ancora una volta, i soci pubblici non indicano profili che si facciano carico della tutela di questi interessi pubblici all’interno del CDA e nell’Assemblea dei soci di Toscana Aeroporti.

Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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