Ordine del giorno: Quali impatti ambientali del Piano di recupero area ex-Motofides (Porto di Marina) alla luce del mutato contesto climatico

Di seguito l’ordine del giorno presentato per la discussione e l’approvazione nel Consiglio comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune)

Ordine del giorno: Quali impatti ambientali del Piano di recupero alla luce del mutato contesto climatico

Tenuto conto che tra ottobre e dicembre del 2023 si sono verificate ben due mareggiate di impatto estremamente rilevante a Marina di Pisa.

Tenuto conto che, prima della seconda mareggiata avvenuta ai primi di dicembre, si sono tenuti un incontro pubblico a Marina di Pisa promosso da Confcommercio e una riunione della Prima Commissione Consiliare permanente anche alla presenza e col contributo dei tecnici della Regione e dell’Università di Firenze. In questi due momenti è stato spiegato come siano elementi fondamentali da tenere presente per definire un progetto strutturale “di difesa del litorale” le condizioni dei fondali, del moto ondoso e dei venti ma anche il fatto che le condizioni climatiche sono in via di cambiamento a causa del riscaldamento globale che causa l’innalzamento del mare – sempre più rapido negli ultimi anni – e il ripetersi di eventi come le due mareggiate con sempre maggiore frequenza e intensità.

Tenuto conto che solo in Italia dall’inizio 2023 gli eventi climatici estremi sono aumentati del +135% rispetto a quelli di inizio 2022.

Considerato inoltre che è stato sottolineato in sede di Prima Commissione Consiliare che le opere umane interferiscono in modo significativo con le dinamiche menzionate, ad esempio accelerando fenomeni erosivi della costa. Ad esempio la realizzazione del Porto di Marina di Pisa ha avuto impatti in questo senso, e soprattutto rischia di avere conseguenze più ampie la Darsena Europa, se verrà realizzata.

Tenuto conto che alcune delle aree colpite dalle mareggiate a Marina a Pisa sono proprio quelle riguardanti il piano di recupero dell’Ex-Motofides dove si intende procedere alla realizzazione di migliaia di metri cubi e centinaia di nuove abitazioni, principalmente turistico-recettive.

Ritenuto che se venti anni fa questa previsione era già insostenibile, oggi è assolutamente ingiustificabile di fronte alla crisi economica e ambientale e alla necessità di favorire modelli di turismo che rispettino il territorio.

Rilevato che , come emerso anche dalla discussione in Prima Commissione Consiliare permanente, le valutazioni VAS, VIA e VINCA, fondativi della realizzabilità del progetto di recupero dell’area ex-Motofides, si basano su analisi e studi di diversi anni fa, mentre i piani sovraordinati di Autorità di Bacino e Genio Civile, relativi al rischio geologico ed idraulico, sono stati nel frattempo aggiornati, anche per tenere conto dei gravi fenomeni atmosferici, frutto del cambiamento climatico, che hanno colpito soprattutto il litorale nell’ultimo periodo mutando lo scenario in cui si prevede di fare l’intervento. Non è un caso che attualmente è in corso su tutto il territorio comunale, compreso il litorale, la redazione di studi idraulici aggiornati.

Ribadito che per salvare Marina e tutto il litorale occorre una strategia complessa e costosa, che parta dalla definizione di una gamma di soluzioni e azioni possibili da scegliere tenendo conto di quale futuro si vuole dare a questa parte della città. Scelte complesse che devono essere fatte sulla base di una conoscenza approfondita e attraverso il coinvolgimento della cittadinanza, come hanno detto anche i tecnici di Regione e Università di Firenze. La partecipazione e la consapevolezza di chi vive sul litorale sono essenziali.

Il Consiglio Comunale

  • esprime la propria contrarietà alla realizzazione del suddetto piano recupero per gli impatti ambientali che questo avrebbe su un territorio così fragile;
  • richiede agli uffici e agli enti competenti che venga fatto un aggiornamento di tutti i documenti di valutazione del piano di recupero tenendo conto dei gravi fenomeni atmosferici, frutto del cambiamento climatico, che hanno colpito soprattutto il litorale nell’ultimo periodo mutando lo scenario in cui si prevede di fare l’intervento.
  • Impegna il sindaco e la giunta a non procedere ulteriormente con gli atti relativi al piano di recupero prima di avere un quadro definito ed aggiornato degli impatti alla luce del mutato contesto.

Francesco Auletta – Diritti in comune

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