Di seguito i testi delle quattro interrogazioni sul progetto PINQUA presentate al sindaco e alla giunta del comune di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Unione Popolare)
Interrogazione PROGETTO PINQUA 1: Chiarimenti sulle modalità di realizzazione dei lavori
Tenuto conto delle previsioni contenute nel progetto Pinqua che prevede tra gli interventi anche importanti lavori di ristrutturazione specifico su9 edifici Erp situati tra via Piave e via Rindi,
Tenuto conto della rilevanza e della complessità del progetto.
Tenuto conto delle ripetute sollecitazioni e richieste di informazioni e chiarimenti da parte degli inquilini che vivono negli alloggi coinvolti dal suddetto progetto a cui l’amministrazione non ha dato ad oggi sufficienti ed adeguati chiarimenti.
Tenuto conto che gli abitanti che dovranno lasciare gli alloggi per trasferirsi in quelli “parcheggio” non conoscono le caratteristiche dell’immobile che dovranno occupare per la durata dei lavori;
Rilevato che non sono stato chiariti alcuni aspetti fondamentali relativi al trasloco e alla collocazione dei beni mobili durante il periodo dei lavori, alla durata dei lavori stessi, alla scelta dell’abitazione temporanea e alle peculiari esigenze di ciascuno dei nuclei assegnatari, spesso colpiti da ulteriori problematiche socio/sanitarie oltre a quelle economiche (esempio disabilità o nucleo con persone ultra 65 anni), alle garanzie in caso di ritardi dell’esecuzione dei lavori e della riassegnazione del medesimo alloggio dopo la ristrutturazione;
Rilevato che le parti comuni degli edifici coinvolti sembrano apparentemente contemplate nel progetto di riqualificazione e, in particolare, dalle modifiche sembra possano verificarsi aumenti circa le spese di manutenzione delle suddette parti comuni. Ai proprietari infatti non sono stati chiaramente informati delle possibilità cui vanno incontro ma, nello stesso tempo è stato loro chiesto di cedere al Comune i diritti sulle parti comuni.
Rilevato che non è stato chiarito se vi saranno aumenti delle spese condominiali, quali parti rimarranno di proprietà comune e/o se vi sono parti che rimarranno comunque in comunione tra più edifici con l’applicazione delle regole del c.d. Supercondominio.
Si chiede al sindaco e alla giunta:
- di sapere nel dettaglio quali lavori saranno effettuati nei singoli appartamenti coinvolti dalla mobilità, e per quali importi;
- se i lavori saranno effettuati indipendentemente dalle condizioni attuali degli stessi appartamenti, dove spesso sono stati già eseguite, a cura dell’APES e/o a spese degli stessi assegnatari, manutenzioni straordinarie;
- se è stato fatto un piano diversificato per gli immobili, in quanto risulta che in molti alloggi sono state eseguite rilevanti manutenzioni dagli inquilini a loro spese per migliorare l’immobile anche in seguito ad autorizzazioni di APES
- se eventualmente vi è una ridistribuzione delle risorse non impiegate, da investire su altri immobili, anche non del quartiere o su parti comuni di quegli edifici;
- se è previsto che sia corrisposto agli inquilini che avessero apportato migliorie all’immobile un ristoro per le spese sostenute.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare
Interrogazione PROGETTO PINQUA 2: garanzie per gli inquilini durante i traslochi
Tenuto conto delle previsioni contenute nel progetto Pinqua che prevede tra gli interventi anche importanti lavori di ristrutturazione specifico su9 edifici Erp situati tra via Piave e via Rindi,
Tenuto conto della rilevanza e della complessità del progetto.
Tenuto conto delle ripetute sollecitazioni e richieste di informazioni e chiarimenti da parte degli inquilini che vivono negli alloggi coinvolti dal suddetto progetto a cui l’amministrazione non ha dato ad oggi sufficienti ed adeguati chiarimenti.
Tenuto conto che gli abitanti che dovranno lasciare gli alloggi per trasferirsi in quelli “parcheggio” non conoscono le caratteristiche dell’immobile che dovranno occupare per la durata dei lavori;
Rilevato che non sono stato chiariti alcuni aspetti fondamentali relativi al trasloco e alla collocazione dei beni mobili durante il periodo dei lavori, alla durata dei lavori stessi, alla scelta dell’abitazione temporanea e alle peculiari esigenze di ciascuno dei nuclei assegnatari, spesso colpiti da ulteriori problematiche socio/sanitarie oltre a quelle economiche (esempio disabilità o nucleo con persone ultra 65 anni), alle garanzie in caso di ritardi dell’esecuzione dei lavori e della riassegnazione del medesimo alloggio dopo la ristrutturazione.
Rilevato che le parti comuni degli edifici coinvolti sembrano apparentemente contemplate nel progetto di riqualificazione e, in particolare, dalle modifiche sembra possano verificarsi aumenti circa le spese di manutenzione delle suddette parti comuni. Ai proprietari infatti non sono stati chiaramente informati delle possibilità cui vanno incontro ma, nello stesso tempo è stato loro chiesto di cedere al Comune i diritti sulle parti comuni.
Rilevato che non è stato chiarito se vi saranno aumenti delle spese condominiali, quali parti rimarranno di proprietà comune e/o se vi sono parti che rimarranno comunque in comunione tra più edifici con l’applicazione delle regole del c.d. Supercondominio.
Si chiede al sindaco e alla giunta
1) quale ditta effettuerà i traslochi;
2) in quali alloggi saranno trasferiti i singoli nuclei familiari;
3) dove saranno depositati, e a spese di chi, i beni mobili nel periodo dei lavori;
4) se i lavori si prolungheranno oltre il tempo previsto chi sosterrà le spese di deposito e di risarcimento di eventuali danni al mobilio;
5) nell’effettuazione delle operazioni di trasloco se sono previste forme di sostegno per le persone invalide o anziane e di quale entità;
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare
Interrogazione PROGETTO PINQUA 3: sostegno e assistenza alle famiglie coinvolte nei traslochi
Tenuto conto delle previsioni contenute nel progetto Pinqua che prevede tra gli interventi anche importanti lavori di ristrutturazione specifico su9 edifici Erp situati tra via Piave e via Rindi.
Tenuto conto della rilevanza e della complessità del progetto.
Tenuto conto delle ripetute sollecitazioni e richieste di informazioni e chiarimenti da parte degli inquilini che vivono negli alloggi coinvolti dal suddetto progetto a cui l’amministrazione non ha dato ad oggi sufficienti ed adeguati chiarimenti.
Tenuto conto che gli abitanti che dovranno lasciare gli alloggi per trasferirsi in quelli “parcheggio” non conoscono le caratteristiche dell’immobile che dovranno occupare per la durata dei lavori;
∫ che non sono stato chiariti alcuni aspetti fondamentali relativi al trasloco e alla collocazione dei beni mobili durante il periodo dei lavori, alla durata dei lavori stessi, alla scelta dell’abitazione temporanea e alle peculiari esigenze di ciascuno dei nuclei assegnatari, spesso colpiti da ulteriori problematiche socio/sanitarie oltre a quelle economiche (esempio disabilità o nucleo con persone ultra 65 anni), alle garanzie in caso di ritardi dell’esecuzione dei lavori e della riassegnazione del medesimo alloggio dopo la ristrutturazione;
Rilevato che le parti comuni degli edifici coinvolti sembrano apparentemente contemplate nel progetto di riqualificazione e, in particolare, dalle modifiche sembra possano verificarsi aumenti circa le spese di manutenzione delle suddette parti comuni. Ai proprietari infatti non sono stati chiaramente informati delle possibilità cui vanno incontro ma, nello stesso tempo è stato loro chiesto di cedere al Comune i diritti sulle parti comuni.
Rilevato che non è stato chiarito se vi saranno aumenti delle spese condominiali, quali parti rimarranno di proprietà comune e/o se vi sono parti che rimarranno comunque in comunione tra più edifici con l’applicazione delle regole del c.d. Supercondominio.
Si chiede al sindaco e alla giunta
- se i trasferimenti negli alloggi volano avverranno tenendo conto delle necessità sia personali che relazionali dei singoli inquilini, specialmente anziani e bisognosi di assistenza;
- se e chi (Apes, Sds, uffici comunali…) segue queste situazioni di fragilità caso per caso;
che cosa succederà in caso di ritardo nella riconsegna dell’immobile in ristrutturazione; - se sarà prevista una penale e/o comunque una forma di risarcimento per gli inquilini e in quale entità e al ricorrere di quali requisiti;
- Se a ciascun assegnatario sarà garantito di rientrare nel medesimo immobile dopo la ristrutturazione.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare
Interrogazione PROGETTO PINQUA 4: aree comuni e trattative con i proprietari degli alloggi tra via Piave e via Rindi
Tenuto conto delle previsioni contenute nel progetto Pinqua che prevede tra gli interventi anche importanti lavori di ristrutturazione specifico sugli edifici Erp situati tra via Piave e via Rindi,
Tenuto conto della rilevanza e della complessità del progetto.
Tenuto conto delle ripetute sollecitazioni e richieste di informazioni e chiarimenti da parte degli inquilini che vivono negli alloggi coinvolti dal suddetto progetto a cui l’amministrazione non ha dato ad oggi sufficienti ed adeguati chiarimenti.
Tenuto conto che gli abitanti che dovranno lasciare gli alloggi per trasferirsi in quelli “parcheggio” non conoscono le caratteristiche dell’immobile che dovranno occupare per la durata dei lavori;
Rilevato che non sono stato chiariti alcuni aspetti fondamentali relativi al trasloco e alla collocazione dei beni mobili durante il periodo dei lavori, alla durata dei lavori stessi, alla scelta dell’abitazione temporanea e alle peculiari esigenze di ciascuno dei nuclei assegnatari, spesso colpiti da ulteriori problematiche socio/sanitarie oltre a quelle economiche (esempio disabilità o nucleo con persone ultra 65 anni), alle garanzie in caso di ritardi dell’esecuzione dei lavori e della riassegnazione del medesimo alloggio dopo la ristrutturazione.
Rilevato che le parti comuni degli edifici coinvolti sembrano apparentemente contemplate nel progetto di riqualificazione e, in particolare, dalle modifiche sembra possano verificarsi aumenti circa le spese di manutenzione delle suddette parti comuni. Ai proprietari infatti non sono stati chiaramente informati delle possibilità cui vanno incontro ma, nello stesso tempo è stato loro chiesto di cedere al Comune i diritti sulle parti comuni.
Rilevato che non è stato chiarito se vi saranno aumenti delle spese condominiali, quali parti rimarranno di proprietà comune e/o se vi sono parti che rimarranno comunque in comunione tra più edifici con l’applicazione delle regole del c.d. Supercondominio.
Si chiede al sindaco e alla giunta
- Se sono state avviate trattative con i proprietari per i lavori sulle parti comuni, quali la manutenzione e l’illuminazione dei giardini e degli spazi di sosta, pulizia e raccolta rifiuti, manutenzione dei tetti, delle fosse biologiche con allaccio alla rete pubblica;
- Quale sia lo stato di queste trattative;
- se per le spese di manutenzione dopo le ristrutturazioni degli alloggi è previsto un aumento per ogni nucleo familiare e nel caso di quale importo.
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare