A fianco delle lavoratrici precarie storiche della Piaggio! L’azienda non può scegliere unilateramente chi stabilizzare: servono criteri giusti e trasparenti

E’ ripartita la lunga battaglia delle lavoratrici stagionali della Piaggio che nella giornata di ieri hanno occupato il tetto del Polo S.Anna Valdera situato di fronte la direzione dello stabilimento.

Agli inizi del 2020 avevano occupato il tetto del Palazzo Blu di Pontedera per via del mancato rinnovo del loro contratto dopo 15 anni di lavoro svolto solitamente durante le estati per far fronte al picco produttivo stagionale. Secondo quanto previsto dall’accordo integrativo del 2009, avrebbero dovuto essere stabilizzate e integrate nel tempo nella produzione aziendale con contratti a tempo pieno ma, invece l’azienda per l’anno 2019 le aveva sostituite con lavoratori interinali. Questa precedente protesta era terminata nel marzo 2020, alle soglie del lockdown, avendo ottenuto l’apertura di un tavolo in Regione e al Ministero del Lavoro e la disponibilità, da parte della dirigenza Piaggio, alla possibilità di una stabilizzazione.

Adesso è sì imminente la firma di un accordo per la stabilizzazione dei precari in deroga ai vincoli imposti dal Decreto Dignità, ma tale accordo darà alla multinazionale mano libera su chi richiamare al lavoro, in barba a minimi criteri di trasparenza; e pare previsto che queste lavoratrici rimarranno fuori dalla prevista chiamata delle 50 unità di personale.
Non l’anzianità di servizio né la professionalità, ma motivazioni “altre” del tutto discrezionali e in capo all’azienda, interromperanno infatti il precedente percorso di stabilizzazioni come definito dall’accordo del 2009, che prevedeva di attingere da un “bacino” noto basato sull’anzianità di servizio, e lasciano il campo alla completa ricattabilità sulle spalle dei precari.

E’ necessario che le istituzioni intervengano per impedire questo intollerabile atteggiamento della Piaggio: diritti e trasparenza devono essere garantiti a tutte le lavoratrici e i lavoratori, così come prevedeva il precedente accordo, ricordando altresì che l’azienda ha ricevuto ingenti finanziamenti pubblici anche dalla Regione Toscana in tutti questi anni per garantire un sostegno all’innovazione tecnologica e industriale, anche al fine di mantenere i livelli occupazionali.

Il comune di Pisa aveva approvato all’unanimità lo scorso gennaio la mozione “A sostegno delle operaie e degli operai contrattisti Piaggio e per il loro reintegro nell’organico aziendale” da noi presentata. Chiediamo quindi che anche il Comune si muova nell’immediato per quanto di sua competenza, per sollecitare il prima possibile una risoluzione positiva della questione.

Nel frattempo noi esprimiamo piena solidarietà e sostegno alle lavoratrici stagionali e al coordinamento USB Piaggio; sappiamo che sono determinate a non scendere fino a quando non sarà trovata soluzione positiva alla loro vertenza, nonostante il freddo e le difficoltà. Ci rendiamo disponibili per tutto quanto necessario.

Una città in comune

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