Un taglio netto del 50% dei fondi per il bando per la concessione di contributi ordinari per la cultura, destinato a fondazioni, associazioni, comitati e altri soggetti privati non aventi scopo di lucro, che abbiano sede o che svolgano l’attività nel Comune di Pisa e che operino in ambiti che spaziano tra cultura, arte e tutela dei beni storici e artistici.
La Giunta Conti ha infatti dimezzato le già scarsissime risorse a sostegno delle associazioni culturali passando dai 60 mila euro del 2022 alla ridicola cifra di 30 mila euro (si pensi che erano 92.000 nel 2019 e già quella cifra era del tutto insufficiente a supportare adeguatamente le numerose attività culturali cittadine svolte dalle diverse associazioni).
Un bando che come ormai da alcuni anni nasce sbagliato, andando a coprire in massima parte eventi già realizzati a proprie spese dalle varie associazioni culturali che in questo modo si assumono un personalissimo “rischio di impresa” senza alcuna garanzia. Il bando esce infatti a fine ottobre, ma le risorse vanno a coprire eventi realizzati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, dunque considerando che la scadenza del bando è fissata per l’8 novembre, si suppone che chi volesse fare domanda per un evento futuro dovrebbe programmarlo a tempo
di record per riuscire a realizzarlo entro Natale.
Dimezzare il contributo alla cultura è frutto di una scelta gravissima da parte dell’assessore Bedini e della destra che dimostra ancora una volta, in continuità con gli anni precedenti, che la cultura e il sostegno al tessuto associativo della nostra città non è in alcun modo una priorità.
Per cercare di coprire questo pesantissimo taglio l’assessore spiega che si tratta di «uno stanziamento che potrà essere ulteriormente incrementato, nei limiti delle capacità di bilancio, con un successivo provvedimento», non specificando né quando né quanto. Le risorse ci sarebbero, è bene sottolinearlo: si tratta di una questione di scelte.
Per questo già nel prossimo consiglio comunale proporremo una mozione urgente perché non solo le risorse tagliate siano ripristinate, ma anche aumentate rispetto al 2022.