Saremo a Viareggio mercoledì 29 giugno, per il 13° anniversario di una strage del profitto che non si può e non si deve dimenticare.
Ci saremo, a fianco dei Familiari delle Vittime, in solidarietà per l’incidente ferroviario di 11 anni fa in cui 32 persone tra uomini, donne e bambini furono uccise mentre riposavano tranquillamente nelle loro case o morirono nei mesi successivi.
A fianco di Riccardo Antonini, il ferroviere licenziato ingiustamente per il suo impegno accanto ai familiari e per la sicurezza sul lavoro.
E saremo anche fianco di tutti i cittadini e cittadine di Viareggio, che hanno vissuto la vergogna di una amministrazione comunale che ha rinunciato alla costituzione di parte civile nel processo di Appello Bis sulla strage.
L’anno scorso ci fu la sentenza politica della Corte di Cassazione che ridusse le responsabilità delle imprese e fece cadere in prescrizione la maggior parte dei reati. Quest’anno siamo alla vigila della 15.a udienza del processo di Appello Bis, che potrebbe emettere la sentenza.
Per noi, quella sera del 29 giugno 2009 a Viareggio, nonostante il ribaltamento della sentenza politica dell’anno scorso, ci fu un disastro ferroviario conseguente a un incidente sul lavoro che avvenne per colpevoli mancanze e scellerate decisioni aziendali ai fini del risparmio di spesa e del maggior profitto.
Riteniamo quindi sempre di attuale importanza, oltre al doveroso atto di memoria e di solidarietà, partecipare e rivendicare giustizia e verità.
La partecipazione al corteo di Viareggio di mercoledì 29 giugno (appuntamento alle ore 21 di fronte al Comune di Viareggio, Piazza Nieri e Paolini) che arriverà in via Ponchielli luogo del disastro, non è solo una commemorazione di un doloroso evento ma è una battaglia di civiltà, perché i diritti delle cittadine e dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori devono venire prima di ogni esigenza aziendale e del profitto.
Una città in comune