3 aprile 2014, Pagina Q
Acqua. Una mozione in difesa di chi non riesce più a pagare
Appurato che il fondo messo a disposizione dei comuni dall’Autorità Idrica Toscana per le utenze deboli non è utilizzabile per sostenere coloro che non riescono a pagare le bollette, Una città in comune torna in difesa del diritto di tutti di accedere all’acqua, risorsa vitale e irrinunciabile. Un diritto che è anche di chi non riesce a sostenere le spese dell’utenza idrica.
Per questo, dato che il regolamento per l’utilizzo del fondo dipende dall’Autorità Idrica Toscana, la lista civica ha presentato una mozione per far sì che sindaco e Giunta si attivino affinché sia difeso e garantito l’approvvigionamento idrico e tutelato il diritto all’acqua di ciascun individuo così come definito dallo Statuto Comunale. E dall’altro a farsi promotori di una serie di provvedimenti volti a tutelare la morosità incolpevoli.
Così la mozione chiede che Sindaco e Giunta si facciano promotori presso la Conferenza Territoriale “Basso Valdarno” e presso l’Autorità Idrica Toscana di una modifica del regolamento che vada verso una politica di sgravi e rimborsi economici di tariffa, ma anche di impegnarsi per l’individuazione di un metodo, come l’istituzione di un fondo dedicato, che tuteli e sostenga coloro che non riescono a pagare le bollette.
E che chiedano formalmente la modifica della Carta dei Servizi ed il Regolamento del Servizio Idrico di Acque SpA, specificando chiaramente che non si debba procedere al distacco nel caso di morosità incolpevole.
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