Aeroporti toscani: interessi privati vs interessi pubblici

Da anni portiamo avanti, al fianco di comitati, associazioni e i comuni della piana fiorentina, la lotta contro la realizzazione della nuova pista di Peretola da 2400 metri: una grande opera inutile e dannosa che serve solo ad operazioni di carattere economico finanziario di un sistema trasversale di potere. Per questo siamo anche stati tra i firmatari del ricorso al Tar che ha messo la parola fine su questo intervento.

Ci siamo schierati contro la privatizzazione fatta dal Pd del sistema aeroportuale toscano e abbiamo condotto una battaglia a difesa dell’occupazione, dei salari e dei diritti di tutti i lavoratori diretti ed indiretti, e degli appalti di Toscana Aeroporti, unendo questo alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e delle cittadine, connesse allo scalo pisano a partire dalla questione del rumore.

Giovedì scorso si è svolto un Consiglio comunale, dopo più di un anno dalla nostra richiesta, sulla situazione del sistema aeroportuale toscano, anche alla luce della situazione determinata dalla pandemia e degli impegni che in tutti questi anni Toscana Aeroporti non ha mantenuto. (👉leggi qui il nostro articolo)

Al termine di questa discussione abbiamo ottenuto un risultato storico, ovvero l’approvazione della mozione con cui si ribadisce la contrarietà a Peretola e si chiede che la Regione ritiri l’iter della nuova variante al PIT, utilizzando quelle risorse pubbliche destinate alla pista per i veri interventi necessari, a partire dal potenziamento della struttura ferroviaria.

Non solo. È stata approvata sempre all’unanimità una mozione con cui si chiede di vincolare i 10 milioni che la Regione intende stanziare a sostegno di Toscana Aeroporti ad un piano di tutela occupazionale e salariale e non a scatola chiusa.

Durante la seduta del Consiglio comunale sono state invece molto preoccupanti le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi (👉leggi qui il nostro articolo)

In gioco c’è uno scontro tra questi interessi pubblici (lavoro, ambiente, salute, modello di trasporto) e gli interessi privati di una multinazionale, come ben emerso dalla discussione in Consiglio comunale.

E che questa sia la partita in gioco è dimostrato dalla reazione di Toscana Aeroporti all’approvazione all’unanimità della nostra mozione con la decisione della società di rompere i rapporti con il Comune di Pisa (👉 leggi qui il nostro articolo).

Da parte nostra non ci faremo intimidire e, così come successo altre volte, porteremo avanti una battaglia per gli interessi collettivi delle comunità e dei territori.

Una città in comune

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