Mozione: No alla nuova pista di Peretola

Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)

Oggetto: No alla nuova pista di Peretola

Visto il Documento preliminare n.1 del 23.03.2020 “Informativa preliminare al Consiglio Regionale sulla variante al PIT per l’Aeroporto di Firenze” con cui la Giunta regionale comunica la decisione di avviare il procedimento per la variante al PIT-PPR, avente ad obiettivo principale la “qualificazione” dell’aeroporto Vespucci di Firenze.

Considerato che fulcro dell’informativa è la riproposizione dell’obiettivo di ampliare lo scalo aeroportuale fiorentino.

Ricordato che:

  • il 13 febbraio 2020 il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha respinto sia il ricorso principale sia gli appelli incidentali contro la decisione del Tar della Toscana del maggio 2019 di annullare la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze;

  • la sentenza rigetta definitivamente il masterplan di nuova pista parallela concepito e formulato da Toscana Aeroporti e avallato dalla Regione Toscana;

  • il Consiglio di Stato ha riconosciuto la manifesta irragionevolezza del giudizio positivo emesso dalla Commissione di Via, che da una parte aveva censurato il masterplan su un gran numero di aspetti, formulando una quantità abnorme di prescrizioni e corposi approfondimenti progettuali ai proponenti, e dall’altra, come esito dell’istruttoria, aveva decreto la compatibilità ambientale dell’opera;

  • in particolare, secondo i giudici del Consiglio di Stato, “ La lettura congiunta delle valutazioni svolte dalla Commissione Via unitamente al contenuto delle correlate ‘prescrizioni’ denota la manifesta irragionevolezza del giudizio positivo da questa espresso e quindi dell’impugnato decreto che lo recepisce” e che “appare quindi condivisibile la considerazione del Tar secondo cui le scelte progettuali, relative ad aspetti qualificanti del progetto, devono essere verificate in sede di Via, e non già in sede di verifica di ottemperanza alle prescrizioni”;

  • l’esito positivo della Via, secondo il Consiglio di Stato, è viziato da difetto di istruttoria e rappresenta un esito “illogico”, anche per “l’assenza a monte di un valido procedimento di VAS”;

  • secondo i giudici del Consiglio di Stato, “ Poiché il Master Plan contempla opere di considerevole impatto ambientale, tra cui lo spostamento di un tratto del Fosso Reale, il sotto-attraversamento dell’Autostrada A11e la rilocalizzazione del Lago di Peretola, l’assenza di una valutazione strategica del piano territoriale, che costituisce il quadro di riferimento per la relativa approvazione, doveva essere logicamente considerata non già un fattore neutro, come ritenuto dalla Commissione VIA, bensì un fattore obiettivamente critico, se non ostativo, ai fini dell’approvazione del progetto”;

  • sempre secondo il Consiglio di Stato, altre carenze riguardano la mancanza di analisi di rischio sul bird strike, di uno studio terzo sugli scenari probabilistici legati al rischio di incidenti aerei e una stima per la presenza di stabilimenti soggetti alla direttiva Seveso a rischio di incidenti rilevanti;

  • il Consiglio di Stato ha confermato anche tutte le criticità che il Tar aveva individuato sugli interventi compensativi previsti da Toscana Aeroporti per il ripristino di alcune aree umide;

  • per il Consiglio di Stato “ il raffronto tra le valutazioni della Commissione e il contenuto delle prescrizioni consente di concludere che essa non si è limitata a dettare condizioni ambientali ma, da un lato, ha imposto la ricerca e/o lo sviluppo di nuove soluzioni progettuali, dall’altro ha richiesto l’effettuazione e/o l’approfondimento di studi che avrebbero dovuto essere presentati ex ante ai fini dell’ottenimento della Via e non semplicemente verificati ex post in sede di ottemperanza”.

Considerato che:

  • per elaborare un nuovo progetto da sottoporre a nuova valutazione di impatto ambientale potrebbero servire almeno due o tre anni;

  • a causa della pandemia da Covid 19 l’industria dell’aviazione europea e mondiale ha di fronte a sé un futuro incerto e non vi è alcuna garanzia che la maggior parte delle compagnie aeree oggi operanti sia in grado di sopravvivere ad un potenziale blocco dei viaggi di medio e lungo periodo, con una prospettiva di ripresa del settore molto lenta;

  • il progetto di ampliamento di Peretola auspicato da Toscana Aeroporti, come dimostrano l’iter complesso e le ripetute bocciature, risulta incompatibile con l’assetto e l’equilibrio della piana e in contraddizione con l’obiettivo del contrasto al cambiamento climatico;

  • a fronte di tutto questo è in grave sofferenza tutto il sistema del trasporto pubblico, in cui rientra anche quello ferroviario nella piana dell’Arno, che è di interesse strategico per l’economia e la cittadinanza toscane, anche in riferimento al traffico aeroportuale;

  • è necessario ripensare le strategie di sviluppo del sistema aeroportuale toscano sulla base di criteri che mettano al centro la polivalenza dei territori e visioni lungimiranti dell’economia regionale che deve essere improntata a criteri di sostenibilità ambientale e tutela della salute e della qualità della vita;

  • occorre restituire la parola alle comunità, aprendo una nuova pagina nella gestione del territorio.

 

Il Consiglio Comunale:

  • esprime la propria assoluta contrarietà alla realizzazione di una nuova pista a Peretola in quanto grande opera non solo inutile ma anche dannosa per i territori e le loro comunità;

 

Impegna il Sindaco di Pisa a:

  • promuovere un incontro urgente con i sindaci dei comuni della Piana fiorentina, per coordinarsi con loro ai fini di promuovere già nelle prossime settimane azioni comuni nei confronti della Regione Toscana contro l’avvio della variante al PIT-PTR per una nuova pista a Peretola;

  • intervenire presso la Giunta e il Consiglio regionale al fine di chiedere il non avvio dell’iter per la variante al PIT- PPR, il cui principale obiettivo è la cosiddetta qualificazione dell’aeroporto Vespucci di Firenze tramite la previsione di una nuova pista parallela;

  • richiedere alla Regione l’apertura di un tavolo di confronto che comprenda e coinvolga tutti i comuni interessati al fine di ridefinire una pianificazione condivisa del sistema aeroportuale toscano che tenga conto anche dei nuovi scenari di sviluppo del traffico aereo post pandemici;

  • chiedere per conto del Comune di Pisa, socio di Toscana Aeroporti, una riunione del Consiglio di Amministrazione della società per discutere la rinuncia a proseguire le attività volte a dare seguito alla realizzazione di una nuova pista nell’aeroporto di Peretola;

 

Impegna il Presidente del Consiglio comunale a:

  • trasmettere il presente ordine del giorno a tutti i soci di Toscana Aeroporti, al Presidente della Regione, ai capigruppo del Consiglio regionale;

  • inviare la richiesta al Presidente del Consiglio e al Ministro delle Infrastrutture per lo stanziamento le opportune risorse per potenziare la linea ferroviaria tra Firenze e Pisa;

 

Invita i parlamentari del territorio a:

  • avviare una iniziativa in Parlamento affinché non vengano stanziate dal Governo risorse pubbliche per la realizzazione della nuova pista di Peretola.

 

Francesco Auletta, Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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