Incatenati, in modo simbolico, al totem in Corso Italia. Sono i rappresentanti del circolo Agorà che protestano contro la determina che impone la rimozione dei totem appunto dedicati all’informazione delle associazioni no profit.
Cinque quelli dell’Agorà sparsi in città che, come quelli facenti capo ad altre associazioni dovranno essere rimossi. A stabilirlo una determina comunale e una delibera di giunta che ridisegna il regolamento in materia di pubblicità e pubbliche affissioni.
Se oggi i totem di questo tipo sono quattordici, collocati fra centro cittadini e periferia, la determina stabilisce che il numero massimo di totem provvisori (ovvero non vincolati al suolo) nell’asse che va da piazza Stazione al Duomo potranno essere al massimo 10. Per le zone esterne all’asse e le aree periferiche sarà un tecnico preposto del Comune a valutare di volta in volta il numero opportuno.
Interdette all’istallazione viale Gramsci, Corso Italia, piazza Garibaldi, via dei Mille fino a piazza Cavalotti e via Santa Maria.
Così al circolo Agorà il primo di agosto è stato notificata la revoca dell’autorizzazione alla collocazione dei totem e l’invito alla loro rimozione.
“L’autorizzazione alla collocazione dei nostri totem – spiega Walter Lorenzi dell’Agorà – ci venne data dopo una lunga battaglia, portata avanti da molte associazioni cittadine alla fine degli anni ‘90, dalla quale scaturì un regolamento stilato dagli uffici competenti, corredato da una mappatura dei luoghi ove l’associazionismo avrebbe potuto installare propri totem. Con questo provvedimento di garantiva il diritto di informare la cittadinanza sulle attività di un mondo associativo ben presente sul nostro territorio, nel rispetto delle norme costituzionali di libertà di espressione e informazione, evitando nello stesso tempo di collocare sulle mura cittadine cartelli, locandine, volantini senza spazi adibiti”.
Per difendere il diritto a informare il circolo Agorà ha deciso di non procedere alla rimozione dei totem ha incontrato il vicesindaco Paolo Ghezzi prima e il funzionario Massimo Donati poi.
Da qui il primo risultato ottenuto è quello della sospensione dell’ordine di rimozione dei totem. E l’ammissione, racconta Lorenzi “di aver saltato un passaggio durante la riscrittura delle regole in materia, ovvero il confronto con le associazioni”.
Se è stato ribadito che delibera e determina sono in vigore e che da questa scelta non sarà possibile tornare indietro, sembra esserci la volontà di incontrare il mondo dell’associazionismo per capire come gestire la rimozione dei totem presenti e la collocazione di quelli previsti dalla determina.
Intanto oggi il circolo Agorà ha depositato formale richiesta di sospendere l’ordine di rimozione dei totem “fino alla data in cui, attraverso un preciso calendario di incontri da programmare con gli organi politici e amministrativi preposti, il circolo Agorà verrà formalmente autorizzato sia alla presenza di alcuni totem informativi attualmente posizionati in centro storico ma fuori dall’asse PIUSS (piazza dante e piazza Pontecorvo)” sia in alcuni punti previsti dalla determina e anche dei totem multimediali già installati con il nuovo piano.
L’idea infatti e che nei nuovi totem del PIUU “Percorsi turistici” trovino posto anche contenuti provenienti dal mondo delle associazioni no profit pisane.
Accanto nella rivendicazione del circolo Agorà di un diritto, quello all’informazione, che sottolineano “non riguarda solo noi ma tutte e associazioni”, forze politiche, sociali e sindacali: da Una città in comune all’USB, passando per Rifondazione comunista, la Rete dei Comunisti, il Municipio dei beni comuni, i Cobas e il Movimento 5 Stelle.
Movimento 5 Stelle che per mano della sua capogruppo Valeria Antoni ha presentato un question time al sindaco Marco Filippeschi per conoscere “i criteri con cui si è proceduto alla revoca dell’autorizzazione per i totem informativi assegnati al circolo Agorà nel rispetto dei regolamenti comunali vigenti” e affinché, “l’esecuzione sia subito sospesa”.
“I totem in questione erano frutto di un accordo preso una decina di anni fa dall’allora assessore D’Amico – così spiega Valeria Antoni – per scongiurare il caos di manifestini, anche abusivi, di varie associazioni. Nel tempo le associazioni che si riunivano attorno a questi pannelli sono venute meno ed è rimasta solo l’Agorà e con i nuovi Piuss è stato intimato all’associazione di rimuovere i cartelloni in pochissimi giorni. Riteniamo che un accordo duraturo e che offre un servizio notevole alla cittadinanza non possa e non debba essere interrotto con queste procedure”. Per questo la richiesta è di sospendere il provvedimento per arrivare “a un accordo con un associazione che nel territorio si è sempre impegnata molto”.
– See more at: http://www.paginaq.it/2014/08/08/agora-rimozione-dei-totem/#sthash.8yBrcY6G.dpuf