#PISA2018 – Elezioni amministrative Comune di Pisa, 10-24 giugno 2018
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La reazione del Sindaco Conti alla richiesta di Ciccio Auletta
29 gennaio, consiglio comunale di Pisa. Il consigliere Auletta ha appena bloccato il consiglio comunale scagliandosi contro Manuel Laurora, eletto nelle liste della Lega, che è rimasto seduto durante il minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'olocausto. Prima di bloccare il consiglio il nostro consigliere comunale va a parlare con il sindaco chiedendogli di intervenire e riprendere il suo consigliere comunale. La risposta è di assoluto menefreghismo. Da qui l'azione di blocco del consiglio da parte del nostro capogruppo. Tutto questo è ben testimoniato dall'audio della diretta ufficiale del comune di Pisa in cui distintamente si sente il commento del sindaco dopo l'interruzione del consiglio comunale. Queste sono - in esclusiva - le parole del sindaco poco prima dell'interruzione. Questo è quello che ha detto Conti quando Auletta ha chiesto l'interruzione del consiglio e l'espulsione di Laurora.
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Il Pisa Mover al TG3
Come era prevedibile i nodi di una grande opera sbagliata vengono tutti al pettine e non è detto che il Comune sia esente da rischi di compensazioni economiche, anzi tutt’altro visto che nella stessa Convenzione per di più si dice che il concessionario in caso di mancato ottenimento del riequilibrio potrebbe recedere la convenzione con tutto ciò che ne potrebbe conseguire in termini di indennizzo.
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Il Porto di Marina fa acqua: opere di urbanizzazione non collaudate
Il Porto di Marina di Pisa fa "acqua da tutte le parti" e non da qualche settimana, ma da ben prima della sua inaugurazione. Benché siano trascorsi 5 anni dalla cerimonia di inaugurazione del porto, benedetta a braccetto da centrodestra e centrosinistra, solo una piccolissima parte delle opere di urbanizzazione che la Boccadarno doveva realizzare, come previsto dalla convenzione sottoscritta con il Comune, sono state collaudate. Ma cosa ancor più grave è ciò che scrive il Dirigente comunale, in risposta ad una nostra richiesta di chiarimenti: "al riguardo a tali opere l'ufficio non ha emesso il parere definitivo favorevole, non sono mai arrivate comunicazioni in merito ai lavori (inizio, fine, richiesta collaudo)". E, ciliegina sulla torta, aggiunge: "le opere eseguite sono difformi da quanto richiesto e in ogni caso deteriorate". In altre parole, siamo davanti ad opere che dovevano essere realizzate dal privato per il Comune di Pisa e non sono mai state fatte, o sono state fatte diversamente da come previsto. E comunque oggi sono ridotte male, con una evidente perdita di valore. Senza contare il fatto che di quelle non collaudate il Comune non è ancora entrato in possesso, Comune a cui non sono mai arrivate le comunicazioni di inizio e fine lavori!!!! Inoltre, è molto curioso il fatto che la Boccadarno abbia ritirato il permesso a costruire relativo alle opere di urbanizzazione solo nel settembre del 2013, successivamente alla inaugurazione del porto stesso. Siamo davanti ad un gigantesco "sconto" che il Comune di Pisa sta facendo da anni e continua a fare a questa società: il Comune fa da bancomat per un privato per realizzare i propri interessi e profitti, sulle spalle (e le tasche) delle cittadine e dei cittadini. Centinaia di migliaia di euro di opere pubbliche non realizzate o realizzate male e oggi deteriorate, per di più non coperte da garanzie valide che il Comune può escutere. Infatti come già denunciato negli scorsi anni, la fideiussione per queste opere è una delle tante tossiche consegnate da Bottai e non è mai stata sostituita, nonostante le nostre denunce e sollecitazioni. Oltre il danno, la beffa!!! Come è possibile che dal 2013 ad oggi nessuno abbia chiesto conto alla Boccadarno? Come è possibile che nessuno abbia chiesto conto di quanto contenuto in una relazione fatta dagli uffici comunali nel giugno del 2013, in cui si indicavano tutte le carenze nell'operato della Società su opere come illuminazione pubblica, fognatura, etc... E' evidente che chi, in questi anni, doveva controllare non lo ha fatto. Non è stato mosso un dito per tutelare l'interesse pubblico ed invece si è sostenuto di fatto un modello di sviluppo fallimentare, che oggi presenta il conto con una società indebitata per centinaia di milioni di euro con le banche e una struttura in parte decadente, in cui non viene neanche eseguita la manutenzione ordinaria. A fronte di simili irregolarità tecniche ed amministrative, si parla solo dell'arrivo di possibili nuovi investitori, con i tappeti rossi già pronti senza mettere come priorità la restituzione al Comune di tutto quanto dovuto. Anche su questo, purtroppo, con la nuova Amministrazione nulla sembra essere cambiato... Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile
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Il sindaco Conti e la sua maggioranza affondano sul bando per l'integrazione all'affitto
Pisa: martedì 11 settembre 2018 in Consiglio comunale il primo cittadino ha guidato la destra al voto contrario, senza neppure un intervento per spiegare la propria posizione, sulla mozione presentata dal nostro gruppo consiliare in cui si chiedeva la riapertura dei termini per la presentazione delle domande per questo bando alla luce della recente ed importate sentenza della Corte costituzionale. Sentenza che ha ritenuto incostituzionale i requisiti legati alla residenza per accedere a questi servizi. Il buon senso e una minima conoscenza amministrativa avrebbero dovuto portare la maggioranza e il sindaco ad aver già disposto questo provvedimento che è un banale adeguamento alla normativa. Invece, sbandierando la demagogica propaganda del "prima gli italiani", Conti e la Lega pisana, hanno bocciato la nostra mozione. Nella giornata di mercoledì 12 settembre, però, arriva la brutta sorpresa per Conti che è costretto a scoprire di non essere al di sopra della Corte Costituzionale: il dirigente dell'ufficio casa del Comune di Pisa ha, infatti, pubblicato un provvedimento in cui, dovendosi obbligatoriamente adeguare a quanto contenuto nella sentenza della Corte, vengono riaperti i termini per la presentazione delle domande per partecipare al bando. Esattamente quello che era scritto nella nostra mozione. Ciò dimostra da un lato come dall' opposizione se si hanno idee e proposte si può essere incisivi e determinanti e dall'altro come Conti e la sua maggioranza abbiano una idea distorta di come si amministra una città, rischiando anche di esporre le casse comunali a veri rischi, viste le centinaia di ricorsi che sarebbero arrivati contro il Comune qualora il bando fosse rimasto tale e quale. Siamo davanti ad una destra ideologica ed ottusa incapace anche di leggere i documenti e le norme. Abbiamo dimostrato che avevamo ragione e che la nostra mozione e rivendicazione erano giuste, siamo però preoccupati perché la riapertura dei termini per la presentazione della domande è appena fino al 21 settembre e, senza una informazione adeguata il rischio è che chi ha il diritto non sia messo in condizione di poterlo esercitare. Ci impegneremo anche su questo punto, contro una Lega che prova a "rileggere" a proprio uso e consumo le norme e leggi vigenti. Diritti in comune: Una città in comune - Partito della Rifondazione Comunista - Pisa Possibile
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Il sostegno di Adriano Prosperi
Con Adriano Prosperi in questi anni abbiamo lavorato insieme per una Pisa capace di costruire ponti e non muri.
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Backstage poco serio per elettori stremati
Pisa 2018: di parole ne abbiamo sentite e dette tante. Ora ci prendiamo un momento per riprendere fiato e allentare un po' la tensione in vista del voto di domenica 10 giugno Batti il tempo Porta Diritti in Comune
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Art Attack - il voto
Come si costruisce tutta un'altra città? Il 10 giugno vota e fai votare una città in comune!
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Luigi De Magistris sostiene la coalizione Diritti in Comune
Ringraziamo il sindaco di Napoli Luigi De Magistris per il sostegno alla nostra coalizione e alla candidatura del nostro Ciccio Auletta. Da anni stiamo portando avanti un lavoro di messa in rete di tutte quelle esperienze municipali che lottano contro le politiche di austerity. Il laboratorio Napoli per noi è un esempio sul tema della difesa dei beni comuni, della democrazia partecipativa, della valorizzazione del patrimonio comune e delle esperienze di autogestione dal basso. Ma non solo. La lotta strenua contro le politiche di austerity, la battaglia contro i vincoli imposti dal patto di stabilità e contro le mafie sono le nostre battaglie che speriamo che Luigi e Ciccio come sindaci possano portare insieme questo percorso per un nuovo municipalismo dei diritti e della democrazia.
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Non ci votare!
Se credi che la pianificazione urbanistica di una città debba andare incontro agli appetiti e agli interessi degli speculatori... grazie, ma non ci votare! Abbiamo un progetto che può diventare realtà, vogliamo portare l'altra città ad amministrare. Se credi che questa non sia un'eresia, ma un progetto che ti rappresenta, noi ti ringraziamo e daremo valore col nostro impegno al tuo voto. L'altra città riparte da tutte e tutti noi, il 10 giugno possiamo realizzarla.
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Diario di bordo: settimana 7
Attraversando Corso Italia, dopo l'importante iniziativa coi compagni Curdi. Ciccio Auletta vi parla della minaccia di querela che ha ricevuto da Carrai, ma anche di cose belle.
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2 giugno 2018 - Tutti a Camp Darby
Il 2 Giugno ripudia la guerra e la militarizzazione. MANIFESTAZIONE a Camp Darby contro la guerra e per la smilitarizzazione del territorio. Vogliamo restituire al 2 Giugno, festa della Repubblica, il suo senso civile inficiato da troppo tempo da parate e dimostrazioni militari . Non vogliamo abituarci alla normalità della guerra che è una realtà tremendamente attuale. Le lavoratrici e i lavoratori, le cittadine e i cittadini, hanno tutto da perdere dall'aumento delle spese militari, nelle guerre sono carne da macello, facili prede di propagande xenofobe e nazionaliste. Da anni si continua a tagliare – in linea con le disastrose politiche neoliberiste - le spese sociali, crescono sempre più le spese per armamenti e missioni militari. L’Italia, come si evince da rapporto SIPRI 2018, ha scalato la classifica dei Paesi che spendono di più per spese militari (stima a 26 miliardi di euro, una cifra enorme ed in crescita). L'Italia è anche tra i primi esportatori di armi verso paesi in guerra o nei quali sono violati i diritti umani, come l'Arabia Saudita impegnata in una sanguinosa aggressione al popolo yemenita e nella destabilizzazione dell'area mediorientale. La politica di guerra e sanzioni ha pure pesanti ricadute nella economia italiana, con la paralisi di interi settori economici ed occupazionali. Il nostro Paese continua a rendersi complice delle guerre imperialiste degli USA e degli alleati NATO e della loro politica di minaccia, destabilizzazione e aggressione verso paesi sovrani, colpiti in questi ultimi giorni da attacchi Usa e Nato. Il comando militare USA finanzia la costruzione di una ferrovia a soli fini militari per trasportare, in silenzio e senza essere visti, ingenti quantitativi di armi verso l'aeroporto militare di Pisa. Per costruire la ferrovia abbatteranno 1000 alberi. Il fosso dei Navicelli da tempo è oggetto di lavori tra bonifica, ampliamento e dragaggio. Sono soldi pubblici usati, dicono gli amministratori locali, per rilanciare l'economia, nel frattempo i soli a beneficiarne sono i comandi militari USA che potranno trasportare le armi alla banchina del porto di Livorno loro riservata per il rifornimento di navi da guerra o addette alla logistica. Nella nostra Regione la base USA di Camp Darby è da decenni il “magazzino logistico” della guerra permanente che ha destabilizzato e reso più insicura larga parte del nostro pianeta. Afghanistan, Iraq, ex Jugoslavia, Libia, Siria, e anche l’Iran è oggi sotto minaccia. Oggi, per dare un segnale alle istituzioni italiane e statunitensi, a chi governa il territorio e si appresta a governarlo dopo le prossime elezioni amministrative a Pisa, torniamo a chiedere con forza che Camp Darby sia smilitarizzata e riconvertita ad uso civile e che l'intera area venga bonificata, per non essere complici delle guerre e continue aggressioni ed atti di pirateria tra le altre cose in aperta violazione del diritto internazionale. Vogliamo l'accesso alla base e sapere cosa essa nasconda a partire dai depositi speciali (proiettili cinetici con Uranio Impoverito, missili nucleari o armi chimiche). Le popolazioni pisane e livornesi non devono correre rischi né la loro salute deve essere minacciata! La Toscana non sia il trampolino di lancio della guerra! Che cosa vogliamo allora? Il divieto assoluto di accesso al porto di Livorno delle navi a propulsione nucleare, sia fornita alla popolazione la dovuta e corretta informazione delle procedure da seguire in caso di rischio da emergenza radiologica o chimica, non sia costruita la ferrovia ad uso militare. E pretendiamo che l'Italia lanci un segnale importante di impegno sul disarmo, avviando le procedure per la firma e ratifica del Trattato ONU sulla Proibizione delle Armi Nucleari, che implicherebbe il rifiuto dell'Italia ad ospitare ordigni nucleari americani sul proprio territorio. Chiediamo a tutte le organizzazioni politiche e sindacali, alle associazioni, ai comitati, ai movimenti a livello toscano di partecipare alla organizzazione di una manifestazione il 2 Giugno, ci rivolgiamo ai cittadini toscani affinché tutti i soldi impegnati a scopo militare per i Navicelli e presto per la ferrovia siano destinati ad altro scopo: salute, sanità, ricostruzione delle aree terremotate, lavori socialmente utili. Per questo invitiamo tutti e tutte il 2 Giugno per partecipare insieme alla manifestazione che terminerà di fronte alla base di Camp Darby. No alla guerra! No a Camp Darby! No alla militarizzazione del nostro territorio!
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No DASPO bici tour
Sabato 26 Maggio 2018 Una Città in comune ha attraversato in bici le strade di Pisa, quelle strade in cui da novembre 2017 è possibile applicare il DASPO urbano, ovvero un dispositivo di allontanamento da una certa zona in caso in cui si rilevino delle condotte illecite e non reati. Dopo questi mesi di applicazione e i primi risultati resi noti dalla Polizia Municipale, in cui si evidenzia che a riceverli siano state per la maggior parte persone che “si sdraiavano sulle panchine”, l' inutilità del DASPO urbano è sotto gli occhi di tutti, ma semplicemente si accanisce sulle fasce deboli e più vulnerabili della popolazione. Siamo partiti da Piazza dell'Arcivescovado nel pieno della zona turistica vicina a Piazza dei Miracoli e poi via, campanelli alla mano e pedali ai piedi, per le strade del centro fino a Piazza Santa Caterina, dove ci siamo un po' riposati... Infrangendo le regole del DASPO. Poi la biciclettata è continuata in altre strade, fino al quartiere della Stazione.
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Diario di bordo: settimana 6
Il quartiere di Porta a Mare è un esempio di quello che hanno subìto le periferie urbane negli ultimi 20 anni in Italia. Scientifico smantellamento delle attività industriali e produttive, apertura alla rendita e alla speculazione, chiusura progressiva delle piccole realtà commerciali e artigianali. Questo quartiere storico ha ospitato importanti realtà industriali: la Piaggio, la Vis, la Genovali, la Sanac, la Saint Gobain. Non a caso da Porta a Mare sono partite le più importanti mobilitazioni operaie a Pisa. Oggi è un quartiere in forte difficoltà, tagliato fuori dal centro, piagato dal traffico e da una viabilità incomprensibile. Qualcuno pensa che basti un graffito sui muri per restituire dignità al quartiere..ci vuol altro! Il nostro impegno per Pisa è ripartire da qui, dai quartieri più in difficoltà, con un progetto credibile e una visione di Porta a Mare diversa, che torni ad essere una comunità felice.
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Pisiko
Questa volta abbiamo giocato a Pisiko! Dopo anni in cui gli speculatori e le precedenti amministrazioni hanno fatto la guerra a Pisa, un'altra città è possibile. Il 10 giugno vota Una città in comune!
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Diario di bordo: settimana 5
Quinta puntata del diario di bordo dai quartieri di San Marco e San Giusto. Fuori e dentro il consiglio comunale abbiamo imparato a conoscere i quartieri di Pisa, le loro peculiarità, i problemi che colpiscono le persone che vi abitano e le enormi potenzialità che potrebbero esprimere. Con l'aiuto e l'impegno di tutte e tutti cambieremo Pisa.
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Davanti alle scuole
A volantinare davanti alle scuole, perchè è questo il posto migliore dove coltivare il cambiamento. "Se non c'è scambio non c'è conoscenza e lo scambio lo vogliamo adesso, non abbiamo più pazienza abbiamo sete di sapere, vogliamo bere ce ne faremo un mestiere, perché sapere è potere noi abbiamo scelto e non molliamo mai la massa il massimo che sceglie è tra Mediaset e Sky" Assalti Frontali - Cattivi maestri
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Diritti in comune - Cambiamo il sistema, sperimentiamo un'altra città
Il nostro programma è il frutto di un lungo e articolato percorso pubblico e aperto a cui hanno partecipato attivamente centinaia di cittadine e cittadini. Siamo convinti che un’altra città si costruisca solo collettivamente e ogni giorno con il contributo di ognuna e ognuno di noi, con un vero e grande coinvolgimento popolare che parte dalle periferie e da chi è più a rischio di esclusione, con l’ascolto e la partecipazione, con il conflitto, il coraggio e la fantasia amministrativa, mettendo i diritti al centro del governo del nostro municipio. La città non è un affare per pochi ma lo spazio pubblico dove ognuna e ognuno possa vedere riconosciuti i propri diritti. Cambiamo il sistema, sperimentiamo un'altra città. Portiamo Diritti in Comune.
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Una città... senza taboo!
Esistono alcune problematiche che sembrano impronunciabili nella nostra città: corruzione e speculazione, così come consumo e spaccio di sostanze stupefacenti. Questioni che sembrano assai distanti, ma che parimenti sono emblematiche di una mala-gestione della cosa pubblica che ha caratterizzato il dibattito pubblico cittadino degli ultimi anni. La città non si amministra con gli stereotipi, né con i tabù!
Post-elezioni
Valutazioni sulla vittoria delle destre a Pisa
Giustizia sociale, diritti, solidarietà: così si batte l’inganno nero-verde
L’onda nera che il 4 marzo si è abbattuta sulle elezioni politiche (con la nascita del “Governo Salvini”) in queste settimane è …