Appalto scuole e asili comunali: è necessario ridare ciò che è stato tolto alle lavoratrici e avviare il percorso di reinternalizzazione.

Quando saranno restitutite alle lavoratrici impiegate nell’appalto dei servizi diversi dall’educativo dei nidi e delle scuola materne del Comune le centinaia di euro che la Giunta Conti ha tolto loro tagliando le risorse del nuovo appalto?

Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile: la Cooperativa ALDIA che dal primo febbraio di questo anno ha rilevato il servizio, ha infatti applicato il CCNL delle Cooperative Sociali, cosa che ha comportato un peggioramento significativo rispetto a quello dei Pubblici Esercizi e della Ristorazione Collettiva sia per gli istituti contrattuali normativi che per la parte salariale, con una perdita di ben due mensilità per le lavoratrici.

La responsabilità politica di tutto ciò è del sindaco Conti, della ex-assessora di Fratelli d’Italia, Sandra Munno, e della destra. Non si tratta solo di disinteresse verso il destino delle lavoratrici, ma di una deliberata scelta politica.
Si è deciso di ridurre le risorse destinate per questo appalto, in continuità con la decisione di statalizzazione delle scuole comunali. Si è deciso volutamente di ridurre il costo del lavoro individuando un contratto più svantaggioso per le lavoratrici.

La giunta Conti ha avuto un solo obiettivo: il risparmio su un settore che considera non prioritario, disinteressandosi delle conseguenze in termini di tenuta dei posti di lavoro e della qualità dei servizi educativi.

Quello a cui abbiamo assistito in questi 24 mesi di vertenza è stata una vera e propria mortificazione delle organizzazioni sindacali e delle lavoratrici, le cui richieste sono state costantemente ignorate. E che si tratti di una scelta politica è dimostrato dal fatto che a febbraio di questo anno, in occasione della variazione di bilancio, la destra ha bocciato un nostro emendamento, che aveva anche i pareri tecnici favorevoli, per stanziare le risorse che erano state tagliate (quasi 200 mila euro) e restituirle alle lavoratrici.

Per questo è indispensabile, e noi lo riproporremo in occasione della prima variazione di bilancio, stanziare le risorse necessarie per garantire un trattamento economico adeguato, rispetto ad una gara decisamente peggiorativa sul fronte delle condizioni di lavoro e quindi del servizio.

Al contempo proponiamo da subito di avviare un percorso nella commissione competente con la convocazione delle organizzazioni sindacali per costruire un processo di reinternalizzazione del servizio e di tutte le lavoratrici impiegate.

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