Auletta è convinto: scelto l’originale anziché la brutta copia

martedì
26 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
VI

PISA

Nessun apparentamento, nessuna indicazione di voto. «Gli elettori non hanno bisogno di essere manovrati per decidere se e chi sostenere», aveva più volte dichiarato tra il primo e il secondo turno Ciccio Auletta, candidato a sindaco di “Diritti in comune”, la coalizione della sinistra radicale che ha conquistato il 7,8% dei voti e un seggio all’opposizione.

Auletta, insieme al Movimento 5 Stelle eravate l’ago della bilancia del ballottaggio. Avete deciso di rimanere neutrali. Questa posizione ha influito sulla vittoria del centrodestra?
«Se non si analizza ciò che è successo siamo fuori strada: il centrosinistra è stato travolto dal centrodestra e in particolare dalla Lega, ancora in crescita rispetto alle Politiche e al primo turno. Il nostro elettorato ha fatto le sue scelte: molti dei cittadini che ci hanno sostenuto sono andati a votare e sicuramente non hanno votato centrodestra. Lo scenario uscito dal ballottaggio ci consegna un solo dato: il totale fallimento del centrosinistra».

Nel centrosinistra qualcuno punta il dito e accusa la sinistra a sinistra del Pd di aver fatto mancare il necessario apporto per battere il centrodestra…
«Se qualcuno vuole imputarci la responsabilità della débacle del centrosinistra è libero di farlo, ma questo significa non guardare in faccia alla realtà».

E quale sarebbe la realtà?
«È che il centrosinistra viene annientato in tutta la Toscana e la sconfitta di Pisa è il simbolo più evidente del fallimento delle politiche portate avanti negli ultimi anni: le periferie abbandonate, la mancanza di interventi contro il disagio e per l’accoglienza. Rincorrendo la destra alla fine i cittadini preferiscono sempre l’originale alla brutta copia».

Il primo turno ha consegnato una visione chiara del futuro politico della città. Probabilmente sarebbe stato necessario costruire un fronte unitario di sinistra per arginare l’avanzata della Lega, ma “Diritti in comune” ha fin da subito dichiarato la sua contrarietà ad accordi ed alleanze. Pentito?
«L’idea frontista è perdente, perché è stata prosciugata nei suoi valori dal centrosinistra. Sulla paura non si riesce mai a vincere, ma non si vince nemmeno avendo paura di qualcun altro. Il centrosinistra doveva mandare altri messaggi e non costruire la campagna elettorale replicando e rilanciando i temi cari al centrodestra.

Le eterne divisioni all’interno della sinistra alla fine hanno consegnato la città al centrodestra a trazione leghista. È d’accordo?
«No, sono state le politiche portate avanti dal centrosinistra a favorire la vittoria del centrodestra, che ha vinto senza alcun progetto per la città. A differenza di altri non faccio e non farò gli auguri a Conti e spero che questo governo cittadino duri il meno possibile perché sarà solo la giunta degli slogan».

Vi dichiarate “nemici” delle destre e alternativi al centrosinistra. Dopo l’opposizione al Pd, adesso sarete minoranza in consiglio comunale insieme ai dem. Contenti?
«Anche le opposizioni si fanno sulla base di programmi e contenuti. Spero che il Pd faccia la sua parte perché serve una forte opposizione».

Danilo Renzullo

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