Bocciata la richiesta di revoca dell’intitolazione di via D’Achiardi all’ex rettore fascista

Martedì 16 novembre la maggioranza consiliare ha scritto una pagina vergognosa della storia degli organi politici della nostra città. La vicenda è nota, per il risalto ricevuto sulla stampa: le opposizioni avevano presentato una mozione per la revoca del nome dell’ex rettore D’Achiardi, responsabile dell’applicazione delle leggi razziali nell’Università di Pisa, dalla via a lui intitolata. La richiesta di Riccardo Buscemi di rimandare la discussione in modo da approfondire in commissione la questione, è stata bocciata dalla maggioranza stessa.

I motivi portati dai consiglieri di maggioranza sono deliranti. La proposta è stata definita come opera di qualche radicalchic, che ha occupato posti di rilievo grazie alla sua appartenenza politica e che vuole creare dei nemici inesistenti e delegittimare gli avversari politici (Nerini), frutto di una rievocazione rancorosa (Conversano) che colpisce un simbolo per costruire un consenso strumentale a mantenere viva la sinistra (Mannocci), secondo una logica per cui si dovrebbero togliere i premi Nobel e le onorificenze agli scienziati e agli attori che aderirono alla Repubblica di Salò (Cognetti) o la lupa dalla piazza del Duomo perché messa lì per la visita di Mussolini (Punzo). Secondo la maggioranza, la proposta è da respingere perché i residenti di via D’Achiardi ne subirebbero danni economici, difficoltà tecniche per le bollette, addirittura si cambierebbe l’identità di cittadini che hanno un forte senso di appartenenza legato al nome di D’Achiardi (Pasqualino).

D’Achiardi fu responsabile dell’applicazione di una legge razziale ignobile contro gli ebrei che portò alla cacciata di 20 docenti, 290 studenti stranieri e un numero ancora ignoto di italiani. Il fatto che nella nostra città si sia potuto perpetrare questo crimine non è un problema per la maggioranza, non pare essere una questione da considerare nella sua gravità: interessa solo gettare fango sulla parte politica che ha presentato questa proposta in Consiglio comunale.

Questo è il livello politico a Pisa.

Una città in comune

Ecco l’intervento del consigliere Auletta al consiglio comunale di martedì 16 novembre.

Condividi questo articolo

Lascia un commento