Cantieri navali, persa un’altra occasione

Cantieri navali, tra privilegiare posizione di rendita o favorire chi produce e i lavoratori la maggioranza in consiglio sceglie la prima soluzione. Persa un’altra occasione.

Nella seduta di giovedì 25 settembre è arrivata finalmente in discussione la mozione che avevamo presentato nello scorso gennaio sul tema della concessione demaniali, con particolare riferimento al caso dei Cantieri Navali di Pisa.

Una questione molto delicata ma decisiva per il buon esito della lotta che da quasi 4 anni decine di lavoratori stanno portando avanti per difendere il loro posto di lavoro. La nostra mozione faceva propria una richiesta che da anni la RSU dei Cantieri Navali di Pisa e sindacati come la Cgil avanzano al Comune di Pisa, in quanto socio della Navicelli Spa, la società partecipata che si occupa delle concessioni. La nostra richiesta era quella di introdurre all’interno del regolamento sulle concessioni demaniali il vincolo dell’assegnazione delle aree a soggetti giuridici che svolgono effettivamente l’attività produttiva in quell’area, e a valutare di conseguenza nel caso dei Cantieri Navali di Pisa la possibilità della revoca anticipata della concessione nei confronti dell’attuale concessionario al fine di favorire la trattativa di acquisto da parte di un nuovo gruppo imprenditoriale dei Cantieri Navali di Pisa.

Ricordiamo, infatti, che ad oggi il titolare della concessione demaniale per l’area dei Cantieri Navali è un privato che da anni non svolge più attività produttive nell’area e che a fronte di un canone di 300 mila euro la subapplata ad 800 mila euro. Ciò rappresenta un ostacolo per qualsiasi nuovo investitore interessato ai Cantieri a partire dalla stessa cooperativa che i lavoratori hanno costituito proprio per questo scopo.

La scelta era tra privilegiare una posizione di rendita o favorire chi produce e i lavoratori. Troviamo sconcertante che su un tema così rilevante il Partito Democratico non sia intervenuto nella discussione e non abbia fatto neppure una dichiarazione di voto. La scelta del PD è stata quella di bocciare la mozione. Il testo da noi presentato non è stato approvato visto che si sono registrati 11 voti contratri, 9 voti favorevoli (tutte le opposizioni e SEL) e 3 astenuti. Crediamo che questa scelta sia molto grave da parte del PD e che sia ancor più grave che sia avvenuta con il silenzio tenuto in aula. Da parte nostra continueremo la battaglia a fianco dei lavoratori. Essere solidali e difendere il lavoro significa fare delle scelte e non solo vuote enunciazioni.

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