I numeri forniti dalla Caritas di Pisa ci parlano di un aumento delle povertà nella nostra città e in particolare delle nuove povertà anche in questa seconda parte del 2021, a causa della potente crisi economica e sociale determinata dalla pandemia; al contempo vi è una crescita drammatica della povertà educativa.
Eppure di fronte a tutto ciò la lotta alle diseguglianze non è il punto prioritario delle azioni di chi oggi governa a livello nazionale a locale: anzi il contrario.
A fronte del progressivo impoverimento della nostra comunità vi è, infatti, la totale latitanza della giunta Conti, che non definisce delle strategie e non dà risposte efficaci ad una crisi che provoca esclusione, iniquità e discriminazione.
Ancora una volta, chiediamo che si adottino politiche organiche e complessive per agire non solo sulla difficoltà attuale ma anche su quella fascia grigia che è costantemente a rischio di povertà.
La logica dei bonus a pioggia che la destra sta utilizzando sta mostrando tutta la sua inefficacia. Occorre non sperperare risorse ed operare affinché gli effetti collaterali della pandemia non lascino cicatrici sociali profonde ed ineliminabili. Serve investire sui servizi e sulla programmazione.
Come ribadiamo dal marzo del 2020 è prioritario, invece, costituire un Fondo unico di contrasto alla povertà che comprenda le risorse e le misure a disposizione dell’Amministrazione comunale: troppi aiuti a pioggia, troppi bonus. E’ necessario fare il contrario: unire le risorse e metterle a disposizione in maniera trasparente e partecipata delle persone in difficoltà della comunità, stanziando finanziamenti adeguati prioritariamente per il potenziamento dei servizi territoriali e per la costituzione di un Fondo straordinario destinato al contrasto della dispersione scolastica ed in generale al sostegno mirato e multidimensionale alle famiglie in difficoltà.
Una città in comune