1288 “Case della Comunità”, di cui 80 ubicate nel territorio della Regione Toscana da realizzare ento il 2026: questo è quello che prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che assegna alla realizzazione delle Case della Comunità risorse pari a due miliardi di euro, su un bilancio pari a 15,63 miliardi di euro per la Missione Salute.
Le Case di Comunità sono strumenti – come recita testualmente il PNRR – attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti” e garantire alla popolazione “… un punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie”.
Nelle stessa struttura, quindi, avranno sede gli ambulatori dei medici di famiglia, degli specialisti e dei pediatri, il punto prelievi, i servizi per la prevenzione della salute, i consultori, il Punto Unico di Accesso per le non autosufficienze, il Cup e tutti gli altri interventi previsti dalla sanità territoriale. Finalmente non è più il cittadino a girare per i servizi ma sono i servizi ad essere organizzati con il cittadino al centro.
Il modello sarà arricchito dalla presenza di nuove figure professionali ( come ad esempio quello dell’infermiere di comunità) ma ricalca negli obiettivi e nell’organizzazione quello delle Case della Salute, istituite in Toscana da circa quindici anni.
Per questo infatti, secondo la rilevazione fatta dallo stesso PNRR, le Case della Salute in Toscana sono 76; di queste nessuna è nella Zona Pisana!
Non solo. Dovendo decidere dove realizzare le ottanta finanziate dal Piano, è necessario fare una pianificazione zona per zona rispetto alla loro collocazione.
Mentre ci arrivano notizie dalle altre Asl circa la scelta dei siti in cui realizzare le Case della Comunità, seguendo anche le mappe dei bisogni sociali e sanitari, nulla sappiamo della Asl Nordovest e nulla sappiamo in specie di quello che avviene nella Zona Pisana. Al danno, la beffa: non abbiamo Case della Salute e non sappiamo dove saranno realizzate le Case della Comunità..
Per queste ragioni abbiamo depositato negli scorsi giorni un question time che verrà discusso nel consiglio comunale del 30 novembre in cui chiediamo una cosa molto semplice: Cosa sta facendo la nostra Società della Salute in merito? Ha lavorato alla rilevazione dei bisogni di salute ed ha elaborato un piano per la distribuzione appropriata dei nuovi servizi?
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile