Il Piano di recupero della Caserma Artale deve essere assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e necessita di un maggiore approfondimento delle criticità, “non essendo possibile escludere impatti significativi/negativi sull’ambiente, derivanti dall’attuazione dei relativi interventi”
E’ questa la conclusione della relazione redatta dal Nucleo Comunale per le Valutazioni ambientali sulla proposta di piano di recupero della ex-Caserma Artale, presentata dalla San Ranieri srl.
L’attuale proprietà – che è in realtà un newco controllata interamente da Ad Casa (la stessa società immobiliare fiorentina che sta realizzando la trasformazione in residenze dell’ex-cinema Ariston grazie alla variante ad hoc fatta dalla amministrazione Conti) ha acquistato i 18.000 metri quadrati della ex Caserma Artale per meno di 4 milioni di euro, con una maxi svendita da parte del Demanio.
Con la VAS si apre così una nuova fase, in cui ribadiremo con forza la nostra assoluta contrarietà ad un progetto speculativo che mira solo a massimizzare la rendita degli interessi privati con la previsione di realizzare un nuovo edificio residenziale di 4 piani, un albergo, un parcheggio multipiano a 4 piani trasformando un teatro in aree commerciali, prevedendo cancellate per chiudere gli spazi, senza alcuna relazione con le trasformazioni dell’area del Santa Chiara.
La Caserma Artale deve essere invece una rigenerazione strategica, una occasione per sviluppare un progetto innovativo che persegua la sostenibilità ambientale, la centralità dell’interesse pubblico, la realizzazione di spazi pubblici e di servizi per la cittadinanza e il quartiere, l’Università e il Diritto allo studio, l’integrazione con il Santa Chiara.
L’obiettivo deve essere quello di un intervento innovativo ed adeguato ai cambiamenti ambientali, climatici, sociali e non un piano che risponde esclusivamente a criteri di massima redditività dell’insediamento e di sfruttamento intensivo di tutte le superfici preesistenti, con impatti pesanti e negativi sul futuro del quartiere e della città.
Per questo ribadiamo con ancora maggiore forza che occorre preliminarmente una forte strategia pubblica, definita anche attraverso la partecipazione della cittadinanza e di tutti i soggetti interessati.
La lettera sottoscritta da numerose associazioni e movimenti cittadini, ed inviata negli scorsi giorni a tutti gli enti coinvolti nel percorso di assoggettabilità a VAS, vuole sottolineare l’urgenza e la necessità di un percorso informato, partecipato e pubblico in cui chi vive, studia e lavora nella nostra città possa contribuire, nel rispetto delle differenze di opinioni e visioni, ad un vero progetto di rigenerazione urbana dell’area della Caserma Artale.
Il progetto presentato va subito fermato, avviando di contro un progetto innovativo, pilota, nell’ottica della transizione ecologica e della promozione sociale, attraverso una forte strategia pubblica, definita attraverso il dibattito pubblico e la partecipazione.
Per questo abbiamo chiesto un consiglio comunale – urgente e aperto – sul progetto di recupero della Caserma Artale.
Una città in comune
Rifondazione Comunista